Un piano europeo ed uno italiano per evitare che il prossimo inverno diventi rigidissimo. Con l’intensificarsi della guerra, a Roma è partito il countdown per mettere in campo un’articolata controffensiva sull’emergenza energetica. L’Italia, con la Germania, è tra i Paesi Ue che dipende maggiormente dal gas russo. Uno status quo che, ormai, è destinato a finire o almeno a ridimensionarsi nel prossimo futuro. E il messaggio recapitato a Mosca è stato chiaro. «Se qualcuno pensava di poter ricattare l’Italia sull’energia ha sbagliato Paese», ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del vertice Nato.
Il pressing dell’Italia è destinato ad aumentare nelle prossime ore. Innanzitutto su Bruxelles, dove lunedì il premier Mario Draghi e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen avranno un bilaterale proprio sul dossier energetico proprio alla vigilia delle nuove comunicazioni dell’esecutivo Ue sull’energia. Accanto all’accelerazione sull’acquisto di stock comuni, tra alcuni Paesi membri, circola con crescente insistenza la proposta di un fondo ad hoc europeo per aiutare gli Stati più danneggiati a varare agevolazioni per imprese e famiglie. Con un obiettivo a medio termine sempre più condiviso nell’Unione: troncare la dipendenza dalla Russia. «Credo che una strategia comune sia fondamentale per garantire la stabilità di tutta l’Ue», ha spiegato Di Maio.
Alla von der Leyen Draghi ribadirà anche un concetto: la strategia italiana per diversificare le sue fonti in vista del prossimo inverno non comporterà alcuna deroga al timing previsto per la decarbonizzazione del Paese. L’obiettivo del governo è salvaguardare in qualsiasi caso il Green deal, pilastro anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L”Italia non si muove solo in Europa ma accelera anche sfruttando le sue relazioni bilaterali. In queste ore sono il ministro dell’Economia Daniele Franco, il titolare del Mite Roberto Cingolani e il capo della diplomazia italiana Di Maio ad essere in prima linea – operando in sinergia – sui dossier energetici.
Si guarda innanzitutto ad interventi nel breve termine. Nelle prossime ore Di Maio sarà in missione con l’ad Claudio Descalzi, riproponendo la stessa squadra volata qualche giorno fa ad Algeri. La destinazione è top secret ma Roma sta guardando in particolare ad altri due partner: la Tunisia attraversata dal Transmed e l’Azerbaigian del Tap. E da questi due Paesi che, dal prossimo inverno l’Italia potrebbe prendere più gas. Nel frattempo l’ambasciatore algerino a Roma, Abdelkrim Touahria, oggi ha assicurato forniture aggiuntive all’Italia già dai prossimi mesi.










