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Super green pass per tutti

L'ultimo decreto per contenere la pandemia, approvato mercoledì sera dal Consiglio dei ministri, non ha esteso l'obbligo di super green pass a molte altre categorie di lavoratori. La novità dovrebbe però arrivare con il nuovo anno, visto che la prima riunione di gennaio potrebbe toccare proprio questo tema. L'ipotesi è di convocare i ministri il…
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L’ultimo decreto per contenere la pandemia, approvato mercoledì sera dal Consiglio dei ministri, non ha esteso l’obbligo di super green pass a molte altre categorie di lavoratori. La novità dovrebbe però arrivare con il nuovo anno, visto che la prima riunione di gennaio potrebbe toccare proprio questo tema. L’ipotesi è di convocare i ministri il giorno prima dell’Epifania, in modo che l’esecutivo abbia il tempo di capire in che modo portare il certificato verde rinforzato in tutti i settori. Intanto è arrivata una proroga di tre mesi, fino al 31 marzo, per far tornare al lavoro i medici in pensione.

Nel frattempo la variante Omicron continua a colpire il nostro Paese, facendo salire la pressione sugli ospedali. Il tasso di occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid nelle terapie intensive è passato dal dieci per cento del 17 dicembre al 13 per cento registrato il 28 e 29 dicembre. Gli ultimi giorni hanno visto quindi consolidare il superamento della soglia critica, fissata proprio al dieci per cento. Il dato quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e fotografa un Paese in difficoltà. Soprattutto in alcuni territori. In Calabria il tasso di occupazione è aumentato del due per cento in un giorno, raggiungendo il trenta per cento dei reparti ordinari. Si tratta del valore più alto attualmente in Italia, seguito da quello della Liguria, ferma al 29 per cento, ovvero ben oltre la soglia critica del 15 per cento.
L’allarme arriva anche dalla Fondazione Gimbe che, nella settimana di Natale, ha registrato un’impennata di casi: più 80 per cento. Questo si traduce una crescita del 20,4 per cento di ricoverati con sintomi e del 13 per cento di persone in terapia intensiva. Aumentano anche i decessi: dal 22 al 28 dicembre sono stati 1.024, con una media di 146 al giorno rispetto ai 126 dei sette giorni precedenti (più 16 per cento). L’81,4 per cento della popolazione (48,2 milioni di persone) ha fin qui ricevuto almeno una dose di vaccino, ovvero 234.253 cittadini in più rispetto in una sola settimana, e il 78,1 per cento (46 milioni) ha completato il ciclo. Ma i non vaccinati sono ancora 9,4 milioni. Di questi 2,3 milioni sono over 50, mentre 3,4 milioni hanno fra cinque e 11 anni.

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