«Il presidente Draghi ha fatto riferimento agli stanziamenti della legge di Bilancio 2022 per la prima risposta ai fabbisogni dei settori produttivi, a partire dalla filiera del turismo, colpiti dall’impatto della nuova fase della pandemia. Non ha, tuttavia, escluso la necessità del reperimento di ulteriori risorse».
Per Confcommercio evidente che vadano «messi urgentemente in campo nuovi ristori e nuove moratorie creditizie e fiscali oltre che un nuovo ciclo di cassa Covid. Servono, dunque, risorse aggiuntive rispetto ai fondi individuati in legge di Bilancio. Servono con urgenza e vanno reperite anche ricorrendo a un nuovo scostamento di bilancio».
A dirlo è la stessa associazione di categoria, riferendosi alle dichiarazioni del premier Draghi nel corso della conferenza stampa di lunedì. «Non tocca a noi entrare nel dibattito tecnico e politico sulla necessità o meno di uno scostamento di bilancio. Tuttavia chiediamo al governo sostegni congrui e immediati: la pandemia continua a mordere, il turismo organizzato è fermo ormai da due anni e non possiamo accontentarci di qualche briciola raccattata tra le pieghe del bilancio pubblico». Lo spiega in una nota Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, in vista del Consiglio dei ministri di domani, che dovrebbe varare nuovi ristori all’economia.
«Servono subito un ampio rifinanziamento della Cig Covid almeno fino al 30 giugno 2022, naturalmente con validità retroattiva dal primo gennaio, e contributi diretti per almeno 500 milioni di euro. La rapidità è fondamentale, non c’è tempo da perdere, ogni giorno che passa è un giorno colpevolmente sprecato. Il nostro è il comparto più colpito dalla pandemia e ci sono decine di migliaia di posti di lavoro a rischio. Ecco perché -conclude Gattinoni- chiediamo anche l’estensione del credito d’imposta sulle locazioni commerciali con la possibile cessione fino a fine giugno».