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La tutela dell’ambiente entra in Costituzione

La Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge che introduce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella Costituzione. Gli articoli 9 e 41 della Carta verranno modificati. Al primo, in cui si precisa che «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica» è stato aggiunto anche…
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La Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge che introduce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella Costituzione. Gli articoli 9 e 41 della Carta verranno modificati. Al primo, in cui si precisa che «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica» è stato aggiunto anche che «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, soprattutto nell’interesse delle future generazioni». L’articolo 41 invece, con una modifica, aggiunge che l’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto anche alla salute e all’ambiente, oltre che alla libertà e alla dignità umana. Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con una votazione quasi unanime: 468 favorevoli, un contrario e sei astenuti. Approvato per due terzi anche al Senato, entra definitivamente da subito in vigore e non sarà sottoponibile a referendum.

Soddisfazione trasversale per tutto il mondo della politica, per Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, si tratta di svolta epocale «Testimonio qui la presenza del governo che crede in questi cambiamenti – aggiunge il ministro – la tutela dell’ambiente è finalmente introdotta nei principi della nostro Repubblica».
«Grande felicità per l’ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell’ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale. Lavoriamo affinché le generazioni del futuro possano avere infrastrutture più sostenibili e resilienti». Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini che come previdente dell’Asvis (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) era stato tra i promotori dell’inserimento della norma nella Carta Costituzionale. La legge approvata era la sintesi anche di altre proposte arrivate da Leu, Pd, FI e + Europa. 250mila emendamenti erano stati presentati dalla Lega lo scorso anno, quando la commissione Affari costituzionali aveva presentato il testo unificato.

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