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Inchiesta Open, Renzi sorride e riparte in camper

«Oggi ha parlato la Cassazione. E per la quinta volta, sempre nello stesso procedimento, ha criticato l’azione della procura di Firenze. È stato giudicato illegittimo il sequestro fatto al mio amico fraterno Marco Carrai. Chi ha subito le conseguenze di sequestri illegittimi e pubblicati in modo illegittimo sa che niente potrà risarcire le lacrime e…
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«Oggi ha parlato la Cassazione. E per la quinta volta, sempre nello stesso procedimento, ha criticato l’azione della procura di Firenze. È stato giudicato illegittimo il sequestro fatto al mio amico fraterno Marco Carrai. Chi ha subito le conseguenze di sequestri illegittimi e pubblicati in modo illegittimo sa che niente potrà risarcire le lacrime e il dolore di questi mesi. Ma oggi c’è un messaggio di speranza per i più giovani: quando parla la giustizia, tace il giustizialismo. Oggi vincono le persone che credono nella giustizia. E non si arrendono, non mollano mai».

Esulta Matteo Renzi dopo che la suprema corte ha detto che le perquisizioni e i sequestri di telefoni e computer a Carrai sono “illegittimi e pubblica sui suoi profili social una foto sorridente insieme proprio a colui che l’ex premier definisce «Amico fraterno».
L’inchiesta riguarda una ipotesi di reato per finanziamento illecito ai partiti che considera la fondazione Open quella cassaforte, diretta proprio dal manager Carrai, che ha consentito a Renzi di sostenere economicamente la sua carriera politica, fin dagli esordi. Nel procedimento, a prescindere dal verdetto sul sequestro, sono implicati tutti coloro che all’epoca del renzismo imperante erano definiti “il giglio magico”.
Sorride, quindi, l’ex premier sostenendo che «quando parla la giustizia, tace il giustizialismo». Una soddisfazione che giunge pochi giorni dopo un affondo nella sua vita privata con la pubblicazione di una lettera scrittagli da suo padre Tiziano, in cui il genitore esprimeva giudizi pesanti nei confronti proprio dei collaboratori più stretti del figlio, a partire dallo stesso Carrai e da Maria Elena Boschi, che insieme ad un altro uomo vicino al fondatore di Italia viva, Francesco Bonifazi, «Sono come una banda bassotti che lucrano in tuo nome». Intanto, sul fronte politico, dopo l’invito di Carlo Calenda, nel corso del congresso di Azione, a «scegliere tra business (riferito alle superpagate consulenze estere, come quella in Arabia saudita, ndr) e politica, Renzi riunisce l’assemblea nazionale del suo movimento sabato prossimo a Roma, dove tra le altre iniziative lancerà e illustrerà un tour a bordo di un camper per l’Italia per spiegare la «Nostra idea di politica in vista delle prossime elezioni politiche del 2023».

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