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Green pass, in arrivo le eccezioni

Stanno già portando i loro frutti le misure adottate dal governo per erodere lo zoccolo duro dei no vax nella fascia over 50, per la quale dall'8 gennaio è scattato l'obbligo di vaccinazione. In 48 ore sono state oltre 41 mila le prime dosi somministrate a individui nati prima del 1972. «Siamo arrivati all’89,58% di…
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Stanno già portando i loro frutti le misure adottate dal governo per erodere lo zoccolo duro dei no vax nella fascia over 50, per la quale dall’8 gennaio è scattato l’obbligo di vaccinazione. In 48 ore sono state oltre 41 mila le prime dosi somministrate a individui nati prima del 1972.

«Siamo arrivati all’89,58% di prime dosi», ha annunciato ieri il ministro della Salute Speranza. Cifre che arrivano nel giorno in cui i Green pass scaricati toccano quota 194 milioni.
Proprio sull’utilizzo del certificato verde, intanto, sono in arrivo novità. Nel Dpcm ancora in preparazione dovrebbero essere previste alcune eccezioni all’obbligo di esibirlo, in particolare per l’accesso ad alcuni servizi e attività commerciali: non sarà più necessario mostrare il documento quando si andrà a fare la spesa al supermercato, quando ci si recherà in farmacia, in ospedale o presso l’ambulatorio del medico di base o dal veterinario. Il Green Pass non sarà più richiesto nemmeno quando si depositerà una denuncia se vittime di reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori.
Intanto, il decreto Covid varato dal governo lo scorso 26 novembre, che disciplina tra l’altro il green pass rafforzato, è a un passo dalla conversione in legge definitiva. Manca solo il passaggio dalla Camera, una formalità dopo il sì arrivato nelle scorse ore dal Senato con 130 voti favorevoli, 14 contrari e nessun astenuto.
Il provvedimento prevede l’estensione, con decorrenza dal 15 dicembre 2021, alla somministrazione della dose di richiamo e dell’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, scolastico, dei settori della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Tra le misure anche la riduzione a 9 mesi anziché 12 della validità del certificato verde.
Non sono mancate però delle tensioni. In particolare, a dividere la maggioranza era stato un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, incentrato sulla possibilità di far eseguire i tamponi molecolari e antigenici rapidi anche nelle parafarmacie, bocciato da centrodestra e Italia Viva. Al ritorno in aula, di fronte al rischio di un nuovo flop della maggioranza, si è poi trovato un accordo ritirando l’emendamento, con l’impegno da parte del governo a trovare «le soluzioni più adeguate» alle code davanti alle farmacie per i tamponi e offrire alternative, specie ai cittadini dei comuni più piccoli.

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