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«Elezioni se Draghi va al Colle»

Mentre i partiti sono al lavoro per trovare il nome giusto per il Quirinale, è Silvio Berlusconi a sparigliare le carte. Il leader di Forza Italia ha detto a chiare lettere che qualora l'attuale premier Mario Draghi dovesse salire al Colle si andrebbe ad elezioni anticipate. «Forza Italia non si sente vincolata a sostenere alcun…
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Mentre i partiti sono al lavoro per trovare il nome giusto per il Quirinale, è Silvio Berlusconi a sparigliare le carte. Il leader di Forza Italia ha detto a chiare lettere che qualora l’attuale premier Mario Draghi dovesse salire al Colle si andrebbe ad elezioni anticipate. «Forza Italia non si sente vincolata a sostenere alcun governo senza Draghi a Palazzo Chigi e, nel caso, uscirebbe dalla maggioranza» ha detto a chiare lettere mentre oggi è atteso a Roma in vista del vertice del centrodestra. Si alimenta così l’incertezza per un appuntamento che è fondamentale non solo per il mondo politico, ma anche per tutti i cittadini. Solo Forza Italia è compatta sul nome di Berlusconi. Che però è sgradiro al segretario del partito Democratico Enrico Letta. «Penso che Berlusconi smentirà – dice riferendosi alle parole sul governo -sono dei riportati, sono sicuro che non le ha dette e che saranno smentite. Non credo le abbia pronunciate, sarebbero molto gravi e anche la tempistica è stata sbagliata».

Se i numeri per adesso sembrano non esserci, l’elezione dell’ex cavaliere elezione al Colle non è però impossibile. Uno scenario che viene visto con terrore soprattutto dal Pd che oggi riunisce la segreteria proprio per cercare di interdire la candidatura dell’ex cavaliere e, soprattutto, per affidare al segretario Letta il mandato di trattare. Anche i partner di centrodestra ragionano sul piano Berlusconi, con Matteo Salvini e Giorgia Meloni che assicurano sostegno, ma senza entusiasmo.
Nell’area di centro le idee sono diverse. Carlo Calenda, con i deputati di Azione, insiste nel proporre «Marta Cartabia» e di ritenere «indispensabile Mario Draghi a palazzo Chigi». Tra i 5 Stelle le opinioni sono tante. Il presidente Giuseppe Conte, mentre è alla ricerca di un’intesa con il partito democratico e con Leu, per consolidare il campo riunirà i parlamentari domani per capire se il gruppo con il numero maggiore di grandi elettori potrà essere protagonista o accodarsi ad altri. Intanto, continuano le incursioni internazionali, con il “Guardian” che tesse gli elogi di Draghi che «ha presieduto con autorità un governo di unità nazionale e sotto la sua guida il Recovery plan è stato entusiasticamente finanziato dalla Commissione europea».

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