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Covid, via le mascherine all’aperto

L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto decadrà a partire dall’11 febbraio. Lo ha ufficializzato ieri il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, in attesa del provvedimento da parte del ministero. Non ci sarà quindi più alcuna distinzione di colore: i cittadini potranno passeggiare per strada con il volto scoperto anche in zona gialla o arancione. È…
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L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto decadrà a partire dall’11 febbraio. Lo ha ufficializzato ieri il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, in attesa del provvedimento da parte del ministero. Non ci sarà quindi più alcuna distinzione di colore: i cittadini potranno passeggiare per strada con il volto scoperto anche in zona gialla o arancione.

È il primo passo verso quella normalizzazione del Paese che il governo Draghi auspica, anche alla luce della progressiva discesa della curva epidemica. «Questa è una discussione che sta avvenendo in queste ore – chiarisce Costa – e ho motivi per dire che si possa andare in questa direzione. Quindi quello che esprimo mi auguro che sia la posizione del governo. Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all’aperto indipendentemente dai colori delle varie Regioni».
Dello stesso avviso anche il collega, Pierpaolo Sileri: «Siamo tutti stanchi della mascherina all’aperto, al chiuso invece dovrà rimanere – annuncia – Ci sarà una transizione ma poi le toglieremo anche al chiuso». Diverso il discorso per il green pass: la decisione di eliminarlo sarà presa in base all’andamento dei contagi, ma al momento «non è imminente».
Il secondo, attesissimo, passo riguarda la riapertura delle discoteche. L’ordinanza di chiusura, attualmente in vigore fino al 10 febbraio, non dovrebbe infatti essere prorogata. In questo caso, prosegue Costa, i locali da ballo «potranno riprendere l’attività, ma con le regole e i protocolli in vigore». Ovvero con la capienza al 50 per cento al chiuso e l’obbligo del super green pass.
Le piste italiane sono già pronte per il debutto nel weekend, ma molti esercenti sono cauti. «Ho fiducia, questa volta apriamo per non chiudere mai più» dice Gianni Indino, neo portavoce nazionale del Sindacato italiano locali da ballo. Eppure qualcuno avrebbe deciso di non aprire, perché non si fida più del governo. «Siamo stati in qualche modo presi in giro -conferma Indino – le attese che abbiamo avuto in tanti momenti in questi due anni sono andate deluse. Anche alla luce di quanto accaduto a Capodanno la fiducia è venuta meno quando ci avevano assicurato che non avremmo mai chiuso».

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