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Colloqui Draghi – Von der Leyen: «L’Ue deve restare unita»

«Diversificazione, riorganizzazione e compensazione», sono le tre direttrici che Mario Draghi ha indicato per superare la crisi energetica, acuita dalla guerra in Ucraina. Il presidente del consiglio lo ha detto al termine del vertice con la presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, a Bruxelles, convocato proprio per valutare quali misure prendere a livello…
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«Diversificazione, riorganizzazione e compensazione», sono le tre direttrici che Mario Draghi ha indicato per superare la crisi energetica, acuita dalla guerra in Ucraina.

Il presidente del consiglio lo ha detto al termine del vertice con la presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, a Bruxelles, convocato proprio per valutare quali misure prendere a livello continentale per contrastare l’impennata dei prezzi delle materie prime, in particolare quelle legate all’energia come gas e petrolio che anche ieri hanno raggiunti massimi storici in tutte le borse.
Il premier ha ribadito, parlando delle conseguenze della guerra, «la prova di straordinaria unità nell’imporre sanzioni alla Russia e nel rispondere alla richiesta di aiuti umanitari, finanziari e militari del presidente ucraino Volodymir Zelensky», fornita dall’Unione europea.
Sul fronte energetico e soprattutto sui riverberi interni sull’economia italiana Draghi ha sottolineato come l’iniziativa con il Qatar, dove si è recato nei giorni scorsi il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, e con altre nazioni fornitrici di gas naturale, è più che concreta «per rafforzare la cooperazione con quel paese in tempi rapidi». Mentre Von der Leyen ha indicato il percorso «per liberarci dalla dipendenza da gas, petrolio e carbone russi»; con questo presupposto, ha annunciato, «la commissione farà delle proposte che poggeranno su tre pilastri: accordi con fornitori affidabili, forti investimenti sulle energie rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica.
Ed anche – ha sottolineato la presidente – ci attiveremo per proteggere i consumatori alla luce dell’aumento dei prezzi energetici di questi mesi, amplificati dalla guerra nell’est europeo».
Draghi ha anche detto che è necessaria «una maggiore crescita e quindi bisogna mantenere l’economia italiana nell’ottimo stato come era a fine anno, per quanto gli eventi bellici influenzeranno la ripresa».
Intanto, sul fronte di guerra, sia il premier che la presidente non hanno escluso «nuove sanzioni alla Russia, dopo i tre pacchetti messi in campo a seguito dell’invasione russa» con Draghi che ha ribadito come «l’Ucraina fa parte della grande famiglia europea, per quanto il suo ingresso nell’Unione abbia dei tempi lunghi e sia legato a riforme nel paese».

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