Rinnovo delle aste delle Co2 e riduzione degli oneri di sistema attraverso la cartolarizzazione di una parte di essi. Con l’obiettivo di recuperare rispettivamente un miliardo e mezzo di euro e 2,5 miliardi. È una delle misure con le quali il governo intende calmierare l’aumento delle bollette. Nella bozza del decreto è previsto anche un taglio ai sussidi fossili, oltre a un «meccanismo di compensazione» sul prezzo dell’energia prodotta da impianti e una riduzione del venti per cento delle bollette degli energivori sotto forma di credito di imposta.
Si parla, a proposito del nuovo Dl Sostegni che si occupa anche di rincari energetici, di una misura dal valore di quattro miliardi senza fare scostamenti del deficit. Questo almeno nelle intenzioni. Perché stando al senatore Antonio Misiani, responsabile economico della segreteria nazionale Pd, «serviranno altri interventi in corso d’anno e non penso sia evitabile uno scostamento di Bilancio vista l’entità delle risorse necessarie».
Una delle principali novità è che dal primo febbraio al 31 dicembre 2022 un «meccanismo di compensazione» sul prezzo dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili alleggerirà, almeno in parte, gli oneri di sistema sulle bollette. In pratica, il Gestore dei servizi energetici calcolerà la differenza tra i prezzi attuali e i prezzi medi dell’energia prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, idroelettrici, geotermici ed eolici incentivati con vecchi sistemi. I produttori dovranno versare al Gse la differenza su questi profitti extra, oppure la incasseranno qualora la differenza fosse negativa.
Per la prima volta arriva inoltre il taglio ai sussidi alle fonti fossili, quelle ambientalmente più dannose. La riduzione varrebbe oltre 105 milioni di euro a partire dal 2022. Queste risorse saranno così destinate al finanziamento delle misure di contenimento dei costi delle bollette dell’energia elettrica. Stop poi agli oneri di sistema per il primo trimestre dell’anno per le imprese con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw. Una misura questa che vale 1,2 miliardi di euro.