Tumore del pancreas, uno studio al Giovanni Paolo II individua soggetti a rischio – VIDEO

Nuovo screening genetico per l’individuazione del tumore del pancreas. Uno studio mirato su soggetti con almeno due parenti affetti da cancro pancreatico.

Tumore del pancreas, un tampone per individuare soggetti ad alto rischio

Un tampone salivare per individuare soggetti ad alto rischio di tumore al pancreas. All’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari è iniziato uno screening genetico sulle prime cinque persone che, tramite l’Ambulatorio pancreas dell’Istituto, sono state arruolate nel Registro IRFARPC, uno studio multicentrico di sorveglianza prospettica dei soggetti a rischio genetico di cancro del pancreas.

All’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico non uno screening di massa, ma di una analisi mirata, che studia un pannello di 41 geni di predisposizione, verso soggetti con almeno due parenti affetti da cancro del pancreas.

«L’oncologico barese – afferma il Direttore generale Alessandro Delle Donne – da un anno aderisce al registro italiano di famiglie a rischio di cancro del pancreas e mette a disposizione consulenze ed esami per la diagnosi precoce. In dodici mesi sono stati 110 gli accessi ambulatoriali, 71 i soggetti arruolati, 25 con mutazioni genetiche, 46 con familiarità per cancro pancreatico, 35 hanno completato lo screening pancreatico con colangio RM e esami ematici. La sorveglianza radiologica è stata effettuata con risonanza magnetica sempre nel nostro istituto, per una presa in carico globale, da radiologi dedicati. Nel 20% dei casi i soggetti hanno richiesto e fruito di una consulenza psicologica, nel 10% di una valutazione nutrizionale. Ringrazio per questo tutto lo staff dell’ambulatorio pancreas».

Il team dell’ambulatorio è composto dal chirurgo Raffaele De Luca, dal medico genetista Margherita Patruno, dalla nutrizionista Antonella Daniele e anche da biologi e psiconcologi.

«Abbiamo eseguito i primi cinque tamponi – spiegano De Luca e Patruno – che verranno analizzati in un laboratorio di Roma entro quattro settimane. La presenza di una variante patogenica permetterà di fare diagnosi di alto rischio di tumore pancreatico e a volte di tumore in altri organi».

I tamponi verranno analizzati in un laboratorio di Roma entro quattro settimane. La presenza di una variante patogenica permetterà di fare diagnosi di alto rischio di tumore pancreatico e a volte di tumore in altri organi

«Siamo per numero di soggetti arruolati nello studio – afferma il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica Gero Grassi – il quarto centro in Italia. La nostra missione è sempre quella di orientare il paziente, il prima possibile, verso esami specifici o cure tempestive».

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