La città torna a colorarsi con «Arcobaleno Fest 2025», la rassegna culturale e sociale ideata e realizzata dall’Associazione Art’A.V.A., con la direzione artistica di Armando Blasi, che giunge alla sua terza edizione confermando la sua vocazione: mettere al centro la diversità come valore, la creatività come linguaggio e l’inclusione come pratica quotidiana. Un progetto che intreccia arti visive, parola, musica e partecipazione civica, restituendo alla città un calendario diffuso di appuntamenti capaci di dialogare con i luoghi e con le persone.
La manifestazione, inaugurata venerdì, prosegue oggi e venerdì prossimo, per poi riprendere sabato 3 e domenica 4 gennaio 2026, coinvolgendo la Biblioteca comunale «Pietro Acclavio», il Salone degli Specchi di Palazzo di Città, Via Duomo e diversi spazi della Città Vecchia. Un’arte che esce dai contenitori tradizionali e si fa esperienza urbana, accessibile e condivisa, con eventi a ingresso libero – ad eccezione della visita guidata in Città Vecchia su prenotazione – e un’attenzione particolare all’accessibilità per persone con disabilità e titolari di European Disability Card.
Mostra diffusa
Cuore dell’edizione 2025 è la mostra Equilibrio svelato, che riunisce trenta artisti italiani impegnati nella costruzione di un linguaggio visivo capace di superare stereotipi e barriere, restituendo l’identità come ricchezza e non come limite. Le opere, frutto di un ascolto interiore e di un gesto artistico autentico, compongono un percorso inclusivo e libero da discriminazioni di genere o biologiche. L’esposizione resterà visitabile in biblioteca fino ad oggi, per poi trasferirsi, da martedì al 5 gennaio, negli spazi dell’Associazione Art’A.V.A. in Via Duomo 222-226.
Parole e diritti
Accanto alle arti visive, Arcobaleno Fest 2025 affida un ruolo centrale alla riflessione e al confronto. Oggi alle 17.00, sempre alla Biblioteca «Acclavio», è in programma un laboratorio urbano sulle pari opportunità, seguito da un talk aperto alla cittadinanza, con interventi – tra gli altri – della professoressa Irma Saracino, dell’archeologa Silvia Quero e degli autori Daniela Latanza e Armando De Vincentiis. Il percorso proseguirà venerdì 19 dicembre alle 18.00, nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, con la presentazione del saggio Ci ameremo fino a farci male, dedicato al tema degli amori tossici, in un dialogo tra psicologia e letteratura che invita alla consapevolezza e all’autodeterminazione.
Esperienze condivise
Il calendario di gennaio si aprirà sabato 3 alle ore 10.00, nella sede Art’A.V.A., con il laboratorio di trucco Oltre lo Specchio: Bellezza, Forza, Libertà, a cura della Scuola di Estetica CEAS di Taranto: un’esperienza partecipativa in cui il make-up diventa strumento di espressione, racconto e resistenza simbolica. Nel pomeriggio, alle ore 18.00, spazio al laboratorio esperienziale e alla visita guidata I colori dell’essere in Città Vecchia, unico evento su prenotazione. La rassegna edizione si chiuderà il giorno successivo alle 18.00, con il concerto finale dell’Associazione Arturo Toscanini nel Salone degli Specchi, momento di festa e condivisione affidato al linguaggio universale della musica.
Visione condivisa
«Anche questa terza edizione – spiega il direttore artistico Armando Blasi – è caratterizzata da un approccio transdisciplinare e partecipativo, capace di fondere arti visive, design, make-up, musica, performance e storytelling in un racconto collettivo aperto a tutti». E aggiunge: «Arcobaleno Fest rappresenta una festa della cultura e della comunità, un’occasione per rigenerare Taranto attraverso la partecipazione attiva e la valorizzazione dei talenti locali, contribuendo a promuovere l’immagine di una città aperta, creativa e accogliente».
