Una gravidanza giunta ormai al termine, l’attesa del lieto evento, poi il buio. La Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte di un feto avvenuta all’ospedale SS. Annunziata. La tragedia ha colpito una coppia originaria di Pulsano, trasformando la gioia della nascita in un lutto improvviso e inspiegabile.
La ricostruzione della notte
I fatti risalgono alla notte tra il 24 e il 25 novembre. La madre, ricoverata nel nosocomio tarantino dal 20 novembre, era giunta alla 39esima settimana più 5 giorni di gestazione. Secondo quanto precisato dall’Asl di Taranto, non si è trattato di un decesso durante il parto, ma di una «morte di un feto in utero prima dell’insorgenza del travaglio».
La cronologia clinica è drammatica: alle 22:30 del 24 novembre i medici hanno accertato l’assenza di battito cardiaco; poche ore dopo, all’01:46, è stato effettuato il taglio cesareo per estrarre il feto. Già alle 3:30 del mattino, l’Autorità Giudiziaria è intervenuta sequestrando l’intera documentazione clinica, sia cartacea che elettronica, per avviare le verifiche necessarie a stabilire eventuali responsabilità.
L’Azienda Sanitaria, che ha garantito massima collaborazione alla magistratura avviando anche accertamenti interni, ha voluto chiarire il quadro medico. «Nonostante un attento monitoraggio, non erano emersi segnali di pericolo», fanno sapere da via Virgilio. Il commissario straordinario Vito Gregorio Colacicco, esprimendo profondo cordoglio alla famiglia, ha evocato lo spettro della SIUDS (Sindrome della Morte Improvvisa Intrauterina Inspiegata): una condizione clinica che, purtroppo, in una percentuale tra il 25 e il 50% dei casi lascia le cause della morte avvolte nel mistero, colpendo senza avvisaglie preventive.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Pulsano, Pietro D’Alfonso, facendosi portavoce dello strazio della comunità locale. «Rinnovo un fortissimo abbraccio ai genitori in questi momenti di indicibile dolore», ha scritto il primo cittadino, auspicando che «la magistratura possa fare chiarezza quanto prima sulle cause di quanto inspiegabilmente accaduto».