Prende sempre più piede l’ipotesi di spostare dal porto mercantile alla base militare del Chiapparo il villaggio degli atleti impegnati ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, che sarà allestito su due navi da crociera. La proposta, gradita al commissario governativo dei Giochi Massimo Ferrarese, è in avanzato stato di discussione con la Marina militare. La scelta porterebbe enormi vantaggi logistici: gli atleti potrebbero agevolmente raggiungere i campi gara con la bretella stradale che porta fuori città utilizzando dei bus-navetta, mentre per recarsi in centro si potrebbero organizzare delle vere e proprie idrovie che in pochi minuti, su battelli attraverso il Mar Grande, collegano con le zone degli eventi collaterali e di intrattenimento. Si risolverebbero così i problemi di sicurezza sollevati dal comitato internazionale e quelli legati all’approvvigionamento di acqua ed energia delle navi. La trattativa di Sport e Salute sulla fornitura delle due navi dovrebbe essere chiusa nei prossimi giorni.
Gli impianti
Proseguono a passo serrato i lavori dei grandi impianti, come le due piscine olimpioniche, il centro sportivo Magna Grecia e lo stadio Iacovone, demolito e ora in ricostruzione. Sono iniziati i lavori di copertura alle piscine e in questi giorni vengono installate le coperture al nuovo stadio. Il commissario Ferrarese conferma l’installazione di due maxischermi da 200 metri quadrati (20×10).
L’organizzazione
Tra una settimana il ministro dello Sport Andrea Abodi sarà di nuovo in città per fare il punto della situazione. Nei prossimi giorni, non appena i Consigli dei due comitati, quello locale e quello internazionale avranno approvato, si procederà a ratificare la proposta del governo per risolvere la grana dei servizi di cronometraggio e diretta tv. Su questi si era registrato uno strappo tra il presidente del comitato internazionale, l’olimpionico Davide Tizzano, che voleva affidare i servizi ad aziende di fiducia e il comitato locale, che insisteva per il rispetto delle norme e quindi il passaggio dalla gara d’appalto. La quota da versare al comitato internazionale passerà da 2 a circa 12-13 milioni, in modo da pagare i servizi sui quali il comitato locale farà solo un controllo di congruità del valore.










