Gli autotrasportatori hanno liberato le portinerie dell’ex Ilva ma rimangono le incertezze. Oggi è previsto un nuovo incontro con i commissari. Ieri un lungo incontro con la prefetta Paola Dessì, sul tender road, il nuovo regolamento sul trasporto stradale che Acciaierie d’Italia ha applicato dal 18 novembre e che favorisce le gare al massimo ribasso a scapito, secondo gli addetti ai lavori, della sicurezza dei mezzi e degli autisti, in particolare di quelli locali. Toni accesi ieri tra i rappresentanti delle aziende ed i commissari di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quarata e Davide Tabarelli.
La protesta
«L’esasperazione ci ha portato per oltre una settimana a bloccare la portineria C, i varchi ovest e l’accesso al magazzino e, nonostante l’incontro avuto, riteniamo difficile la risoluzione dei problemi» dice Vladimiro Pulpo titolare di una delle aziende. «Siamo riusciti, unico dato positivo emerso dall’incontro, ad ottenere un incontro tecnico in Acciaierie con i commissari. Con grande senso di responsabilità abbiamo tolto i presidi dalle portinerie perché non vogliamo passare per quelli che vogliono far chiudere lo stabilimento. La protesta ha l’unico obiettivo di difendere le aziende e i dipendenti. L’incontro di stamattina speriamo porti alla soluzione del problema».
L’azienda
Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ritiene che il blocco delle portinerie di questi giorni ha avuto una ricaduta economica negativa sull’attività dello stabilimento in un momento in cui le imprese dell’indotto lamentano nuovi ritardi nei pagamenti. «Ci auguriamo che l’incontro odierno sia risolutivo così da poter tornare a lavorare, dare la possibilità allo stabilimento di spedire, di consentire l’ingresso delle merci e di riprendere la produttività» auspica Giacinto Fallone di Casartigiani che puntualizza «la rimozione dei blocchi è a tempo, se non si dovesse raggiungere un accordo la protesta ricomincerà».