Mitilicoltura integrata per la tutela, l’innovazione e la capacità di adattamento al cambiamento climatico e ambientale. In una parola: Mitica. È il progetto sperimentale avviato dalla Regione Puglia per sviluppare, con un qualificato team di partner tecnici e istituzionali, una serie di proposte per la produzione integrata di mitili e alghe, anche per ottenere crediti di carbonio nel mare di Taranto. Il progetto avrà una durata di 18 mesi.
Lo schema di accordo di collaborazione tra il Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto, il Centro nazionale di Ricerca del dipartimento Scienze del sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e il Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare, è stato approvato dalla giunta regionale.
Il progetto, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, «si inserisce nelle attività di tutela della produzione dei mitili sostenute dal bilancio regionale ed è nato grazie a un confronto multilivello con i rappresentanti degli enti di ricerca, alla ricerca di soluzioni efficaci per fronteggiare la moria dei mitili, dovuta al surriscaldamento delle acque».
Nel corso del progetto verranno avviati una serie di monitoraggi ambientali nelle acque del mare di Taranto «utili allo sviluppo di metodologie innovative, capaci di fronteggiare le problematiche causate dal cambiamento climatico alle nostre latitudini», aggiunge l’assessore parlando di «azioni concertate sempre nel rispetto dell’economia circolare di questo delicato ecosistema per l’allevamento delle cozze, eccellenza autoctona e riconosciuta della produzione ittica pugliese. Possiamo dimostrare – conclude Pentassuglia – che la mitilicoltura e la tenuta ambientale del mare di Taranto possono coesistere e generare opportunità di lavoro reali e regolari».
Lo stanziamento regionale per il progetto Mitica è di 400mila euro.