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Comunali a Taranto, Vannacci invita a sostenere Tacente invocando la “decima”: «Sconcertante» – VIDEO

Il generale Roberto Vannacci, da pochi giorni vice segretario della Lega, in un video invita a votare per Francesco Tacente, candidato sindaco a Taranto, tracciando una “decima” sul simbolo.

L’episodio non è passato inosservato e ha scatenato le polemiche nel capoluogo ionico dove, nel prossimo fine settimana, si voterà.

Il video, commenta la segretaria provinciale del Pd Taranto Anna Filippetti, «lascia sconcertati». Vannacci, spiega, «invita a votare un candidato della coalizione a trazione Lega di Francesco Tacente, parlando apertamente di mettere una “decima”. Sì, avete capito bene: non una croce, non una X, ma una “decima”. Un termine carico di un’eco storica inquietante», afferma la segretaria provinciale dem.

«La decimazione – ricorda – era una brutale punizione collettiva usata dagli eserciti più autoritari della storia, compreso il nazismo, per terrorizzare e sottomettere. Oggi chi si candida nelle liste di una forza democratica dovrebbe prendere le distanze da questo linguaggio. Invece, lo usa con leggerezza, o forse con consapevolezza. È inaccettabile. Non è solo una parola sbagliata».

Per Filippetti, quello di Vannacci «è un lapsus rivelatore, un segnale pericoloso di una cultura politica che guarda con nostalgia a modelli autoritari, che banalizza la storia, che flirta con i simboli del passato più oscuro d’Europa. Noi del Partito democratico diciamo con forza: basta con chi gioca con il fuoco dell’estremismo. Chi non prende subito le distanze da queste cose si conferma sempre più scollegata dai valori repubblicani, democratici e antifascisti su cui si fonda la nostra Costituzione. Difendiamo la memoria. Difendiamo – conclude – la democrazia e alle urne, rispondiamo con una scelta di civiltà».

Sull’episodio interviene anche il candidato sindaco Tacente per il quale «la nostra città merita un confronto serio sui problemi reali e sulle soluzioni possibili, non polemiche strumentali che servono solo a distogliere l’attenzione dalle vere priorità».

Il candidato sindaco, sostenuto anche dalla Lega, afferma che «il rispetto della legalità e il rifiuto di ogni forma di fascismo sono per noi principi fondanti, non slogan da rispolverare all’occorrenza. Ogni tentativo di accostare il nostro progetto a derive nostalgiche o autoritarie è offensivo e privo di fondamento».

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