I riti della settimana santa impreziositi dalla presenza della nave scuola Vespucci, saranno una festa per rilanciare la città vecchia. È l’augurio che si fa don Emanuele Ferro, parroco della cattedrale di san Cataldo, nel cuore dell’isola madre. «Mi auguro che i simboli della processione dei Misteri, che quest’anno torna in Città vecchia, possano rappresentare una nuova luce di speranza per questa parte della città pregna di storia e di fede», dice. «Migliaia di fedeli si riverseranno nel cuore della Taranto antica dove spesso il degrado sociale colpisce le coscienze. La speranza è che questo lembo di terra possa trovare riscatto con la giusta collocazione in una società che guarda agli altri». Tante le iniziative in programma per la Settimana Santa, o Settimana Maggiore come la chiamano i tarantini. La settimana di Pasqua è solitamente anche il periodo in cui tanti tarantini che si sono trasferiti tornano nella città d’origine per far visita ai parenti e vivere le tradizioni.
Le novità
Torna in Città Vecchia la processione del venerdì santo, per celebrare i 350 anni dalla fondazione della confraternita del Carmine. Alle 17 l’uscita delle statue dalla chiesa del Carmine che svolteranno a sinistra su via D’Aquino per proseguire fino al ponte Girevole, Discesa Vasto, via Garibaldi, Postierla Nuova, via Duomo e San Cataldo dove si terrà la sosta (quella che solitamente si fa nella chiesa di san Francesco). Altra novità: dal 16 al 22 aprile sarà attraccata alla banchina del Castello Aragonese nave Vespucci, nominata chiesa giubilare, dove giovedì in mattinata i nocchieri effettueranno l’operazione di imbroccamento dei pennoni in segno di lutto in rispetto della Passione di Cristo, alle 19 sarà celebrata la messa in Coena Domini e dalle 21 il passaggio a bordo delle Poste della confraternita del Carmine.
Oggi le “gare”
Alle 18 a San Domenico per la processione dell’Addolorata e alle 20,30 in concattedrale le offerte, rigorosamente a porte chiuse, per i simboli della processione dei Misteri.