Intervento chirurgico rimandato: non ci sono medici e neanche anestesisti. Accade a Taranto all’ospedale Santissima Annunziata. Ebbene la sera dello scorso 16 agosto un ragazzo, tirando due calci a un pallone è caduto riportando la frattura scomposta di tibia e perone. La corsa in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, il ricovero nel reparto di Ortopedia, la gamba messa in trazione, l’impossibilità di alzarsi dal letto e la necessità di un intervento chirurgico urgente. Questo almeno dicono i medici. Ma non si può.
L’intervento chirurgico è stato rimandato, a causa della mancanza di personale medico. Brutta sorpresa di ferragosto per il malcapitato e per i suoi genitori che increduli hanno dovuto fare i conti con la pazienza, che a volte sfugge, in attesa di sapere quando sarà il giorno previsto per l’intervento. Ad oggi, mentre andiamo in stampa, l’intervento non è stato ancora programmato.
Il ragazzo ad oggi è a letto, ricoverato e tutto questo comporta maggiori spese per l’Azienda Sanitaria, proprio per il prolungarsi della degenza.
I numeri che non tornano
Ma non è tutto. L’emergenza, la mancanza di medici non è solo negli ospedali, ma anche nel 118, affidato alla società in house, Sanitaservice. Pochi gli operatori in servizio, tra ferie e carenza di personale. Nonostante nel giugno scorso il commissario straordinario dell’Asp, Colacicco abbia dato il via libera alle assunzioni di 206 ausiliari e pulitori attingendo dalla graduatoria vigente. Non basta, la società in house è in affanno. E in questo quadro generale delle difficoltà in ambito sanitario si fa avanti la voce del centrodestra.
Le reazioni
«Una situazione insostenibile – dichiara Renato Perrini, capogruppo alla Regione Puglia di Fratelli d’Italia – con il personale del 118 che sta pagando le conseguenze di una situazione ferma e poco trasparente. Bisogna fare i conti con la carenza di personale frutto di assunzioni ferme ormai da tempo». Non è tutto, per Perrini «è necessario e urgente dare corso all’iter concorsuale per le 38 unità già previste e predisporre un nuovo piano di assunzioni per consentire a tutto il personale di Sanitaservice (118, Cup, ausiliari e pulitori) di poter lavorare a pieno regime». Perrini annuncia che porterà la questione in una delle ultime sedute di consiglio regionale prima delle votazioni di autunno. Lamentale si levano anche da parte del consigliere regionale Michele Mazzarano, componente della commissione sanità, che afferma «sulla vicenda Sanitaservice è tutto fermo, dopo mesi la situazione non è affatto cambiata. La gestione della società è ingessata con gravi ripercussioni oltre che sul personale, sempre in numero inferiore al necessario, anche e inevitabilmente, sulla qualità dei servizi». Mazzarano interviene anche sull’adeguamento contrattuale dei lavoratori del Cup per i quali chiede «l’allineamento di tutto il personale Sanitaservice». Per Mazzarano «non è concepibile che operatori con le medesime mansioni abbiano trattamenti contrattuali diversi a seconda della provincia in cui lavorano. Tutto questo delinea un quadro fallimentare della gestione di Sanitaservice».