Il provvidenziale intervento dei carabinieri ha evitato il peggio, sabato scorso, a Taranto: un uomo di 42 anni aveva scavalcato la ringhiera di protezione del lungomare Vittorio Emanuele, nei pressi della statua del marinaio, e minacciava di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di circa 15 metri.
Sul posto si è formato un capannello di persone timorose di intervenire per paura che l’uomo potesse davvero lanciarsi. I carabinieri, di passaggio dalla zona durante un normale servizio di pattugliamento, intuita la gravità della situazione, hanno immediatamente lanciato l’allarme alla centrale operativa, descrivendo dettagliatamente i fatti e chiedendo l’assistenza di personale sanitario.
Intanto hanno cercato di dissuadere l’uomo, ormai con il corpo proteso nel vuoto. Dopo aver stabilito un contatto verbale, uno dei due militari, con coraggio e sprezzo del pericolo, ha scavalcato la ringhiera di protezione e, senza farsi notare dall’aspirante suicida, è riuscito ad avvicinarlo. Con un’azione fulminea e simultanea, entrambi i militari sono riusciti ad afferrarlo e a trarlo in salvo.
L’uomo è stato quindi affidato alle cure dei sanitari del 118 mentre i militari hanno ripreso il servizio lasciando il luogo dell’accaduto fra il plauso della gente.
