Taranto, sbarcati 438 profughi. Oltre 116 i minori non accompagnati e 4 donne incita

È attraccata questa mattina al porto di Taranto la nave ong “Sea Watch 3” con a bordo 438 migranti, tra cui oltre 116 minori non accompagnati e 35 donne (4 delle quali in stato di gravidanza), salvati in diverse operazioni di soccorso nei giorni scorsi davanti alla Libia.
Sono quasi tutti dell’Africa subsahariana e alcuni del Bangladesh. La macchina dell’accoglienza con le operazioni di prima assistenza, le cure mediche e il successivo trasferimento all’hotspot in attesa della nuova sistemazione, è stata coordinata dalla prefettura con l’ausilio di 118, Croce Rossa, Comune e Protezione civile.
Cinque migranti sono stati condotti in ospedale per accertamenti. I minori non accompagnati, dopo l’identificazione saranno trasferiti al Cara di Brindisi. L’ultimo sbarco al porto ionico è avvenuto lo scorso 13 luglio quando sono arrivati i 314 migranti salvati nel Mar Mediterraneo dalla nave Geo Barents di Medici senza Frontiere.
Non mancano le polemiche per la gestione dell’Hotspot e le condizioni di impiego dei poliziotti da parte di alcuni sindacati. Il segretario regionale Fsp Puglia Daniele Gioia e il segretario provinciale Rocco Caliandro sottolineano un una nota “le gravi criticità del centro hotspot sotto il profilo strutturale ed igienico-sanitario, in cui dovranno operare le forze di polizia, anche in considerazione delle altissime temperature”. “Le forze dell’ordine – dicono – sono chiamate ancora una volta a sopperire a tali emergenze vista la mancanza di un pianificazione ed organizzazione del fenomeno migratorio al fine di poter garantire un’accoglienza dignitosa ai migranti e al tempo stesso – concludono – condizioni di lavoro decenti e in sicurezza per le donne e gli uomini della Polizia di Stato”

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