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Taranto, salvi i Giochi del Mediterraneo: intesa al Coni tra Comitato e Governo

I Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono salvi. Ieri pomeriggio un vertice al Coni tra comitato internazionale e Comune, erano presenti il presidente Davide Tizzano, il sindaco Piero Bitetti ed il vice Mattia Giorno, dal quale è emerso con chiarezza che ogni rischio di annullamento dell'evento è stato scongiurato. «Col ministro dello Sport Andrea…
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I Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono salvi. Ieri pomeriggio un vertice al Coni tra comitato internazionale e Comune, erano presenti il presidente Davide Tizzano, il sindaco Piero Bitetti ed il vice Mattia Giorno, dal quale è emerso con chiarezza che ogni rischio di annullamento dell’evento è stato scongiurato. «Col ministro dello Sport Andrea Abodi nessuna tensione. È tutto risolto, abbiamo superato il problema della tecnologia», ha detto Davide Tizzano, presidente della confederazione internazionale dei Giochi del Mediterraneo dopo la riunione di ieri pomeriggio.

I dissidi erano sorti sulle forniture dei servizi tecnologici di cronometraggio, punteggio e broadcasting televisivo. Il presidente del comitato nazionale, nonché commissario governativo ai Giochi Massimo Ferrarese aveva sollevato il problema, dal momento che il comitato internazionale ha indicato una piattaforma di proprietà del comitato per la fornitura di quei servizi, del valore di circa dieci milioni di euro, senza però passare da una gara.

«Non posso in alcun modo accogliere la richiesta d’interrompere qualsiasi riferimento alle restrizioni della legge italiana», aveva chiarito solo 48 ore prima dell’incontro Massimo Ferrarese. Mentre nei giorni passati dall’ex campione olimpico Tizzano erano arrivate bordate sotto forma di mail con cui si metteva in discussione la realizzazione dei Giochi a Taranto e si contestavano alla struttura guidata dal manager brindisino ritardi e inadempienze. Accuse rispedite al mittente.

L’incontro

«I Giochi non sono a rischio», ha detto sereno ieri sera il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, all’uscita dall’incontro al Coni col comitato internazionale. «Si faranno e nel migliore dei modi. Noi lavoreremo per garantire la migliore accoglienza, una città pulita, ordinata e sicura e un’organizzazione impeccabile. Siamo abbastanza ottimisti in base ai tempi comunicati dal commissario Ferrarese sul completamento dei cantieri. Vogliamo una Taranto olimpica che possa beneficare dell’eredità, degli impianti e di un know how sull’organizzazione dello sport ma anche un attrattore turistico, per migliorare il benessere dei tarantini». Il clima trovato a Roma, secondo quanto racconta il sindaco, è stato favorevole. «Mi pare sia ferma intenzione di tutti superare le tensioni e andare avanti. Dal canto nostro abbiamo chiesto rispetto per i reciproci ruoli».

L’evento

Ad agosto del prossimo anno piomberanno in città circa 5mila atleti di varie discipline provenienti dai Paesi che affacciano sul Mediterraneo, accompagnati da allenatori, dirigenti, familiari e pubblico. Il governo ha messo in campo ben 275 milioni di euro per finanziare il rifacimento degli impianti sportivi. A Taranto i tre più grandi cantieri sono in fermento: la ricostruzione dello stadio Iacovone, la ristrutturazione dei campi da tennis del centro Magna Grecia e la costruzione delle due piscine olimpiche nella zona di viale Ionio, vicino al mare.

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