Tredici lavoratori che da tredici anni si occupano quotidianamente della pulizia dalle polveri del Siderurgico nei cortili e sulle finestre delle scuole del quartiere Tamburi rischiano di restare senza reddito. Il servizio, cruciale per la salute dei bambini, vede tagliati i fondi previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’ex Ilva.
L’assessore comunale Gianni Cataldino ha assicurato, al termine di un incontro nella scuola “Giovambattista Vico”, che il servizio di pulizia proseguirà temporaneamente. «Nelle prossime settimane incontreremo i commissari straordinari per rappresentare ancora una volta l’esigenza di far permanere questo servizio», ha annunciato Cataldino.
Un servizio «indispensabile» per la sicurezza e la salute
L’esigenza di mantenere il servizio è legata alla «percezione di sicurezza» espressa da dirigenti scolastici, docenti, genitori e lavoratori. All’incontro hanno partecipato tutti gli attori coinvolti, che chiedono risposte urgenti ai commissari dell’ex Ilva.
Salvatore Stasi della Confederazione Cobas ha sottolineato il valore non sindacale della vertenza: «Il lavoro che fanno questi lavoratori è un lavoro per il quartiere, per evitare che le polveri nocive entrino nella scuola, in cui crescono le generazioni del futuro».
L’assessore Cataldino ha concluso: «Difenderemo questi lavoratori perché il loro è un servizio indispensabile finché il ciclo a carbone continuerà». La priorità resta garantire la salubrità degli ambienti scolastici.