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Taranto, pugno in faccia all’autista di un bus di linea che non si ferma per farlo salire: caccia all’aggressore

Il conducente di un autobus della Kyma Mobilità, l'azienda che si occupa del trasporto pubblico locale a Taranto, è finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un uomo al capolinea di via Orsini, nel quartiere Tamburi. È accaduto venerdì sera, 6 dicembre, intorno alle 21:30. A riferire l'episodio è la stessa azienda. Stando a…
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Il conducente di un autobus della Kyma Mobilità, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico locale a Taranto, è finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un uomo al capolinea di via Orsini, nel quartiere Tamburi.

È accaduto venerdì sera, 6 dicembre, intorno alle 21:30. A riferire l’episodio è la stessa azienda.

Stando a quanto si apprende, l’aggressore avrebbe tentato di salire sul bus al centro di un incrocio in via Margherita, dove non è prevista una regolare fermata di linea. L’uomo avrebbe poi raggiunto il mezzo al capolinea e, senza dire una parola, avrebbe sferrato un violento pugno in pieno volto al conducente che si apprestava a terminare il turno.

Immediati i soccorsi: il dipendente di Kyma Mobilità è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata dove gli è stata diagnosticata una contusione all’occhio. «Solo per pura fortuna – riferiscono dall’azienda del trasporto pubblico locale di Taranto – è stato scongiurato un danneggiamento permanente della vista, ma restano gravi le conseguenze psicologiche dell’accaduto».

Kyma Mobilità, si legge in una nota, «condanna fermamente e senza riserve questi gesti di gratuita, inopportuna e inaccettabile violenza nei confronti del personale di servizio, che garantisce quotidianamente un essenziale servizio pubblico alla cittadinanza».

L’aggressore, assicura l’azienda, «sarà presto individuato con certezza grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso installato su tutti i mezzi della flotta Kyma Mobilità. Le registrazioni sono già state messe a disposizione delle forze dell’ordine per l’identificazione formale».

Kyma Mobilità, nella nota, sottolinea che «la sicurezza dei nostri lavoratori è una priorità assoluta. Non tollereremo in alcun modo atti di inciviltà e violenza. L’autore del gesto sarà perseguito legalmente in tutte le sedi competenti, con la massima severità prevista dalla legge».

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