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Taranto, non si ferma la protesta contro la petroliera Seasalvia: attivisti in presidio davanti alla raffineria Eni

La protesta contro la petroliera Seasalvia, sospettata di dover caricare greggio destinato all’aviazione militare israeliana, si sposta davanti alla raffineria Eni di Taranto. Un gruppo di attivisti ha organizzato un presidio per manifestare la propria opposizione all’operazione.

Nonostante l’incertezza sulla destinazione finale del carico (la nave, secondo quanto si apprende, ripartirà per Port Said, in Egitto), la mobilitazione di sindacati e associazioni rimane alta.

L’Usb (Unione Sindacale di Base), che ha promosso il presidio, ha dichiarato in una nota che «in continuità a quanto deciso durante la manifestazione svolta a Grottaglie, è iniziato il presidio presso il punto di carico e scarico del carburante Eni». La sigla sindacale accusa l’azienda di «tradimento della volontà popolare» e di essere «complice del genocidio del popolo palestinese».

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