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Taranto, nasce la Fondazione per lo Sport. Ferrarese: «Priorità? Gestione degli impianti»

Con un post pubblicato sulle sue pagine social Massimo Ferrarese, commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, ha ufficializzato la nascita della “Fondazione del Mediterraneo per lo Sport”. I motivi che l’hanno indotto, supportato dal ministro dello Sport Andrea Abodi recentemente in visita nella Città dei Due Mari per visionarne i cantieri,…

Con un post pubblicato sulle sue pagine social Massimo Ferrarese, commissario straordinario per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, ha ufficializzato la nascita della “Fondazione del Mediterraneo per lo Sport”. I motivi che l’hanno indotto, supportato dal ministro dello Sport Andrea Abodi recentemente in visita nella Città dei Due Mari per visionarne i cantieri, sono così sintetizzati: «Il progetto nasce per sostenere concretamente lo sport di base e agonistico in un territorio appassionato, ma segnato da difficoltà strutturali ed economiche. Lo statuto – si specifica – è quasi pronto e sarà completato nel giro di quattro o cinque giorni. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza della crisi che sta colpendo storiche discipline locali come calcio e basket, alle prese con gravi carenze gestionali».

Le resistenze

Dunque le prime società da risollevare sono il Taranto FC 1927 e il CJ Basket Taranto. Un dato di fatto che ha creato, nel corso dei giorni scorsi, una controversia con società sportive non direttamente interessate. Cinque club, perciò, hanno anche inviato una missiva al commissario attraverso la quale hanno manifestato tutte le perplessità del caso. Capofila dell’iniziativa la Gioiella Prisma Taranto per la pallavolo, a cui si sono aggiunte la New Taranto Calcio a 5, l’Asd Dinamo Taranto di Basket, l’Asd Taranto Inclusione di pallavolo paraolimpica e l’Atletico Città di Taranto Calcio a 5. Assieme a loro anche la pesante firma di Michelangelo Giusti, presidente del Coni provinciale.

Gli obiettivi

Ferrarese, a tal proposito, ribadisce e puntualizza le finalità dell’iniziativa: «La Fondazione si propone di intervenire con strumenti e progetti per ricostruire il tessuto sportivo cittadino, rilanciare l’entusiasmo e valorizzare le risorse del territorio. Un ruolo centrale sarà riservato alla gestione degli impianti in costruzione per i Giochi del Mediterraneo: l’obiettivo è evitare che, dopo l’evento del 2026, queste strutture restino inutilizzate, trasformandole invece in poli attivi e accessibili per tutta la comunità». Il timore che i Giochi facciano sorgere numerose cattedrali nel deserto qua e là sparse sul territorio e di cui Taranto non ha assolutamente alcun bisogno.

L’ambito di riferimento

Ferrarese, infine, scioglie anche altri dubbi sull’ambito di riferimento della fondazione, che va ben oltre la provincia ionica. Lo spazio in cui dovrebbe agire sarà ampio: «Pur nascendo a Taranto, la Fondazione punta a espandersi in tutte le province pugliesi, promuovendo – conclude – una rete regionale dedicata allo sviluppo sportivo e alla diffusione di una vera cultura dello sport. Sostenuta da fondi privati e ispirata a principi di trasparenza e innovazione, la Fondazione crede nello sport non solo come competizione, ma come diritto, risorsa educativa e strumento di riscatto sociale».

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