Categorie
Attualità Taranto

Taranto, un Museo delle scienze nell’ex deposito dell’Aeronautica militare: l’idea che nasce dal basso

Piace la proposta civica per rigenerare un sito militare dismesso e valorizzare il Mar Piccolo. Alla recente Giornata internazionale di studio dell’Istituto nazionale di Urbanistica (Inu), ha raccolto notevole interesse da parte della comunità scientifica e degli esperti di rigenerazione urbana il progetto «Dal bisogno sociale alla rigenerazione urbana: la proposta di un Museo delle Scienze nel 65esimo Deposito dell’aeronautica di Taranto».

L’idea racconta un percorso nato dal basso, iniziato con un gruppo di genitori e cresciuto fino a una petizione con oltre 1.700 firme. Il processo di community planning ha coinvolto bambini e ragazzi che hanno condiviso idee e visioni, contribuendo ad immaginare un museo radicato nella comunità.

Il contesto

Il sito scelto, l’ex Deposito dell’aeronautica militare, si estende su 45 ettari affacciati sul Mar Piccolo, facilmente accessibile, con pontile e collegamenti a percorsi trekking e cicloturistici. Confina con la riserva naturale Palude La Vela e rientra nel parco regionale del Mar Piccolo, garantendo connessione diretta con un contesto di grande valore ecologico. Secondo recenti indagini Istat, l’offerta di musei scientifici in Puglia è molto limitata, rendendo il progetto una risposta concreta a un bisogno culturale e sociale.

«Il Museo delle Scienze – dicono i promotori – non sarà solo un’infrastruttura culturale, rappresenta un investimento strategico per la comunità, sull’educazione delle nuove generazioni e sulla rigenerazione urbana». Per questo, il comitato promotore sta incontrando istituzioni, scuole, enti scientifici e sanitari. «Il museo può diventare un luogo dove competenze e curiosità nutrono la comunità, costruendo insieme un nuovo immaginario collettivo fondato su conoscenza, cura e futuro».

Il Museo delle Scienze di Taranto, secondo i promotori, è una iniziativa «di cui l’intera città dovrebbe farsi portavoce, perché riguarda non solo uno spazio da rigenerare, ma anche la crescita della comunità».

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version