Morì di infarto a 61 anni sul posto di lavoro dopo esser stato impiegato per 37 anni alle dipendenze di una società di livello nazionale. Ora il tribunale di Taranto ha riconosciuto alla moglie il diritto alla rendita per decesso da stress correlato. Sembra che l’uomo lavorasse anche 10/12 ore di seguito al giorno, in tutta la Puglia e non solo, con chiamate anche durante la notte.
A ottobre del 2022, dopo aver ricevuto una telefonata dall’azienda a tarda ora per riparare un tratto ferroviario, raggiunse il luogo con la sua auto e, arrivato, fu colto da un infarto. Il giudice del lavoro ha accolto la domanda presentata dall’avvocato Fabrizio Del Vecchio, legale della vedova, e ha condannato l’Inail al pagamento della somma a decorrere dal giorno successivo al decesso oltre alle spese processuali. Le visite mediche periodiche a cui il 61enne si sottoponeva, infatti, non avrebbero rivelato anomalie, così come il controllo cardiologico che aveva effettuato pochi giorni prima del decesso.
