Taranto, moria di cozze per il caldo: comparto chiede sostegni per le perdite

«L’attualità riporta bruscamente al centro dell’attenzione il grandissimo problema della moria dei mitili nel secondo seno del Mar Piccolo a causa delle alte temperature. Ragion per cui nelle prossime ore terremo, tra le nostre associazioni e i nostri sindacati, un confronto ad hoc per decidere quali iniziative intraprendere nei confronti delle istituzioni per chiedere un sostegno mirato a mitigare e contenere le importanti perdite». Lo riferiscono Agci Agrital Taranto, Unci Agroalimentare, Confcooperative Taranto-Federcoopesca, Legacoop agroalimentare Taranto/Dipartimento Pesca, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca, spiegando inoltre che «l’emergenza è nuovamente scoppiata venerdì scorso e al momento, sul totale del prodotto, il 50% è stato venduto, mentre della restante parte metà è andata completamente persa con un importante danno in termini economici per i mitilicoltori e per tutta la filiera». Le associazioni denunciando anche «una sorta di lassismo ed una certa indifferenza rispetto a tutte le problematiche del comparto, in primis la grande partita delle bonifiche sembra non essere più da tempo nei pensieri della politica. Non si riunisce da tempo lo stesso Cis (Contratti istituzionale di sviluppo) che era in passato occasione giusta e strumento prezioso per parlare anche della mitilicoltura».

Nella nota ribadiscono che, «pur considerando positivo l’avvio del progetto finalizzato a verificare gli effetti dello spostamento in mar Grande dei mitili coltivati nel primo seno, tra l’altro da noi a lungo sollecitato, non bisogna perdere di vista la necessità di realizzare un intervento radicale di bonifica dei siti maggiormente inquinati nel primo seno. Da qui la necessità di richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale, purtroppo silente, e delle forze politiche rispetto all’abbandono dell’impegno al completo recupero del mar Piccolo».

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