Il 2023 a Palazzo di Città si chiude senza un accordo e senza una Giunta. Resta lo stallo nonostante i tentativi di ricompattare l’originaria maggioranza e Rinaldo Melucci rischia di dover tirare avanti con una maggioranza risicata. Scadute ieri le quarantotto ore per tentare di ricompattare il perimetro della maggioranza, ora si naviga a vista. Nulla di fatto all’incontro convocato per giovedì scorso, durato solo pochi minuti.
Assenti Pd, Movimento 5 Stelle e Verdi, cioè la quasi totalità della ex maggioranza di Melucci eletta nel 2022. Il consigliere Luca Contrario (Taranto Crea), col benestare del primo cittadino, si è poi preso l’incarico di avviare delle interlocuzioni con quei partiti che negli ultimi tempi hanno preso le distanze dalle scelte di Melucci. Ma anche in questo caso non si sono raggiunti risultati significativi. «Le quarantotto ore sono scadute ieri e sinceramente non vedo soluzioni – spiega Contrario -l’unico modo per venire fuori da questo guado è che Melucci incontri Michele Emiliano. Solo così potremo capire se andare avanti oppure consegnare il Comune nelle mani di un commissario per i prossimi mesi fino a nuove elezioni». Contrario si dice comunque fiducioso.
«Credo che solo con un faccia a faccia diretto tra il presidente della Regione e il sindaco si possa trovare la quadra. La questione deve essere chiusa il prima possibile. L’appuntamento ufficiale è al momento rinviato al prossimo otto gennaio, con la ripresa delle attività amministrative. La strada è strettissima, i margini per ricucire la maggioranza eletta con Melucci sono davvero minimi. Sarà difficile ricomporre il quadro composto dai partiti di centrosinistra, che rifiutano una maggioranza pasticciata e che non vogliono al suo interno Italia Viva». Quanto al nuovo esecutivo, per Contrario «adesso è prematuro indicare questo o quel nome riguardo al prossimo esecutivo. Non sappiamo se ci saranno delle riconferme o nuovi ingressi. Temo però che il centrosinistra possa sgretolarsi e farsi male. La palla torna nelle mani del sindaco che dovrà confrontarsi con Emiliano e decidere cosa fare. Il fatto che abbia preso le distanze da Italia Viva e che abbia azzerato la giunta potrebbe non bastare».
Fino ad oggi nessuna iniziativa formale è giunta a Palazzo di Città da parte delle sedi regionali dei partiti e dunque non rimane che attendere. Intanto per il prossimo 3 gennaio è già stato fissato un incontro a Bari per un vertice tra il coordinamento regionale di Con e il presidente Emiliano «in quell’occasione – annuncia Francesco Falcone coordinatore provinciale di Con – decideremo cosa fare ma non vedo segnali buoni a causa delle distanze che ancora permangono rispetto alla virata politica del sindaco e che ci pare non si limiti solo alla questione Italia Viva».
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Di Vito Surico30 Ottobre 2024