Il vicepresidente del M5s Mario Turco ha depositato in Senato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per fare chiarezza sull’entità e sull’effettiva operatività delle garanzie finanziarie richieste con la nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia), la licenza concessa dal governo al siderurgico che autorizza la produzione per altri 12 anni col ciclo integrale a carbone degli altoforni. Turco richiama il testo unico per l’Ambiente, che prevede l’obbligo di presentare una relazione sullo stato delle matrici ambientali nonché l’adozione delle misure di ripristino in caso di cessazione dell’attività.
«Risulta che il ministero dell’Ambiente ha recentemente diffidato i commissari straordinari dell’ex Ilva in quanto alcune garanzie finanziarie relative alla tutela ambientale e sanitaria e alla gestione della discarica di Cava Mater Gratiae risultavano scadute, con conseguente mancanza di copertura economica degli obblighi connessi», scrive Turco.
L’interrogazione
Turco chiede al ministero quali iniziative intenda assumere per garantire la piena copertura economica degli obblighi di ripristino e bonifica, se l’ex Ilva dovesse fermarsi o il gestore dovesse essere insolvente. «Quelle risorse – spiega il senatore tarantino – sono strumenti indispensabili per garantire bonifica e tutela sanitaria, condizioni imprescindibili di trasparenza e responsabilità verso i tarantini e l’intera collettività. Tali garanzie devono essere fornite entro 12 mesi dal rilascio dell’Aia. A Taranto il tempo delle attese è scaduto da tempo. Il governo Meloni e il ministro Fratin devono garantire subito coperture certe, proporzionate e trasparenti: in gioco non c’è solo il futuro ambientale, ma il diritto alla vita e alla salute di un’intera comunità», conclude Turco.