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Taranto calcio, il presidente Ladisa: «L’obiettivo è la promozione, lo stadio è essenziale per il futuro»

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano industriale e strategico del Taranto, il presidente Vito Ladisa ha tracciato una linea chiara sul presente e sul futuro del club rossoblù, affrontando senza retorica sia i temi strutturali, sia quelli sportivi. Un intervento a tutto campo, nel quale non sono mancati passaggi di autocritica e riflessioni sul momento attraversato dalla squadra, oggi quarta in classifica, a sette punti dalla vetta. Al centro dell’incontro il progetto legato alla gestione del nuovo stadio «Iacovone», considerato un asset fondamentale nella visione societaria. «Abbiamo consegnato un plastico che rappresenta in modo concreto le volontà della società sul centro sportivo – ha spiegato Ladisa – un elemento essenziale del nostro futuro e del contesto in cui intendiamo operare».

Gli obiettivi

Un passaggio che conferma come l’impianto non sia soltanto una questione infrastrutturale, ma il fulcro di una programmazione più ampia, basata su sostenibilità, governance e crescita nel medio-lungo periodo. Il presidente ha sottolineato come, nonostante le difficoltà del momento, gli obiettivi restino ancora alla portata: «Sappiamo, con obiettività, che i traguardi racchiusi nella nostra visione e nella governance, così come la possibilità di accedere a una categoria superiore, sono ancora praticabili». Un concetto ribadito anche sul piano sportivo, inserito nel business plan del club: «La promozione rapida resta un obiettivo e può passare da tre strade: la vittoria del campionato, i playoff o la Coppa Italia».

Accanto alla progettualità, Ladisa non ha evitato di affrontare il tema delle prestazioni della prima squadra, reduce da un periodo altalenante. «Il Taranto oggi soffre – ha ammesso – e di questa sofferenza mi assumo tutte le responsabilità». Un’assunzione di colpa netta, accompagnata da una riflessione personale: «Probabilmente non ho dedicato abbastanza tempo alla cura quotidiana della squadra, concentrandomi maggiormente sulla programmazione societaria e sul futuro del club».

Riscatto

Nel mirino del presidente anche alcune difficoltà di natura motivazionale: «Le qualità tecniche non mancano, ma ci sono carenze sul piano delle motivazioni. Su questo dobbiamo intervenire, ruotare meglio il gruppo e rafforzarlo». Da qui l’invito rivolto ai giocatori più esperti: «Chiedo umiltà e, in alcuni casi, anche la capacità di chiedere scusa. La società e i tifosi hanno il diritto di riceverle quando non si riescono a centrare gli obiettivi». A fare eco alle parole del numero uno rossoblù è stato il direttore sportivo Danilo Pagni, che ha richiamato l’ambiente alla compattezza e alla massima serietà, assicurando il proprio impegno nel lavoro quotidiano affinché il Taranto possa tornare nelle categorie che merita.

«Sono qui da poco, ma chi mi conosce sa che non vendo fumo – ha dichiarato Pagni – il mio impegno sarà totale per fare in modo che gli sforzi della società vengano ripagati». Un messaggio diretto, volto a rafforzare il senso di responsabilità e l’unità del gruppo in una fase delicata della stagione. Nel suo intervento Ladisa ha voluto rimarcare anche il lavoro del settore giovanile, indicato come modello di responsabilità e impegno: «Rappresentano il nostro futuro e meritano un ringraziamento particolare». Un segnale chiaro di continuità tra progettualità tecnica e identità del club.

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