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Cronaca Taranto

Taranto, in carcere per maltrattamenti in famiglia: detenuto 50enne si suicida il giorno di Santo Stefano

Nel giorno di Santo Stefano, venerdì 26 dicembre, un 50enne della provincia di Taranto, detenuto nel carcere del capoluogo ionico, si è tolto la vita in cella.

Ne dà notizia il Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria (Sappe), spiegando che l’uomo era in carcere per reati di maltrattamenti in famiglia e si sarebbe impiccato nella propria stanza.

Il 50enne era ristretto nel reparto infermeria del carcere di Taranto e, riferisce il sindacato, condivideva la stanza con un altro detenuto che insieme all’agente di servizio nel reparto hanno lanciato l’allarme cercando di portare le prime cure in attesa dei sanitari, che hanno constatato il decesso.

«Abbiamo notizia che lo stesso dovesse essere trasferito in una struttura all’esterno per curare la propria patologia, ma non ha fatto in tempo», spiega il Sappe che, nei giorni scorsi, aveva denunciato «lo scandalo delle Rems per cui una detenuta ristretta nel carcere di Taranto in mancanza del posto in una struttura esterna, continua ad “essere sequestrata in carcere” da mesi in attesa di una destinazione».

Per questo «abbiamo chiesto l’intervento dell’Asl di Taranto e dei responsabili della sanità regionale, inutilmente, – conclude il sindacato – per cui l’unica cosa che possiamo fare è portare il conteggio dei suicidi nel carcere di Taranto, che non si arresterà fino a quando non ci saranno interventi seri e concreti».

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