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Taranto, il ministro Abodi in città: passi avanti per i Giochi del Mediterraneo

Avanzamento cantieri, rispetto del cronoprogramma, attuazione degli interventi strutturali in vista dei Giochi del Mediterraneo. Di questo hanno parlato ieri mattina il sindaco Piero Bitetti e il ministro per lo Sport Andrea Abodi, ancora una volta in città per fare il punto sui cantieri dei Giochi 2026. Per Bitetti «l’incontro ribadisce il solco comune tracciato nei mesi scorsi, affinché Taranto sia conosciuta per i suoi valori paesaggistici, storici e culturali». Abodi ha visitato i cantieri degli impianti principali e constatato che lo stato di avanzamento dei lavori «rispetta gli impegni assunti, quindi si procede con lo spirito positivo, costruttivo, cercando di non trascurare nulla e di collaborare al meglio nel rispetto delle regole».

I rapporti col Comitato

«Gli elementi essenziali sono a posto. Si tratta di rifinire. Sono dettagli di una trattativa. Il lavoro va avanti, non è in discussione l’operatività», ha spiegato il ministro parlando delle tensioni registrate nei giorni scorsi tra comitato internazionale, detentore del marchio dei Giochi e comitato locale su alcuni aspetti organizzativi dell’evento. In particolare lo scontro si è registrato sull’affidamento dei servizi tecnologici, di broadcasting e dell’antidoping, che il comitato internazionale voleva affidare ad aziende di fiducia evitando la gara pubblica. Proprio la mediazione del ministro Abodi ha portato a quella che dovrebbe essere l’intesa definitiva: il comitato internazionale affiderà i servizi alle aziende con fondi (circa 11 milioni) ricevuti dal comitato locale. Un modo per snellire la pratica e far gestire dall’ente internazionale l’affidamento. «Ho cercato di creare le condizioni per un accordo. Il mio mestiere è questo», ha commentato secco Abodi.

Il villaggio atleti

Ad agosto prossimo sono attesi circa 5mila atleti da 26 Paesi mediterranei che saranno ospitati a bordo di due navi da crociera (il governo tramite Sport e Salute sta definendo il servizio). Le navi, anziché in porto, potrebbero ormeggiare nella base navale della Marina militare al Chiapparo e poi spostarsi con bus e imbarcazioni per raggiungere i luoghi delle gare e degli eventi collaterali. «Attendiamo la decisione definitiva della Marina, però ci sono le condizioni tecniche», ha detto il ministro.

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