Duecento storie di dolore, ma anche duecento atti di coraggio per dire basta. È questo il bilancio tracciato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un numero imponente che racconta la realtà del territorio ionico dall’inizio dell’anno, ma che i vertici dell’Arma leggono con una lente diversa: non solo l’aumento della violenza, ma l’aumento della consapevolezza.
«Sono aumentate le segnalazioni, ed è segno di una maggiore fiducia nelle istituzioni», ha spiegato il comandante provinciale, colonnello Antonio Marinucci, durante l’incontro stampa a cui hanno partecipato anche il maggiore Francesca Romana Fiorentini, alla guida della Compagnia di Taranto, e il maresciallo Maria Domenica Milano. L’attivazione frequente del “Codice Rosso” non è solo statistica, è la prova che la rete di protezione funziona meglio rispetto al passato: «Il primo punto è saper ascoltare, dare fiducia e accompagnare le vittime in un percorso non facile ma risolutivo», ha ribadito Marinucci.
La strategia dell’Arma punta sull’accoglienza. Fondamentale, in questo senso, la sinergia con il Soroptimist Club, che ha permesso di allestire tre “stanze tutte per sé” nelle caserme di Taranto Salinella, Massafra e Grottaglie. Ambienti protetti, lontani dall’atmosfera burocratica degli uffici, dove le donne possono sentirsi al sicuro nel momento più difficile: quello del racconto.
Dalla paura alla salvezza
Che le caserme siano un porto sicuro lo dimostrano i fatti di cronaca, non solo i numeri. Il colonnello ha ricordato un episodio recente ed emblematico: una donna, inseguita dal marito che tentava di aggredirla, ha trovato salvezza immediata correndo a rifugiarsi proprio all’interno di un comando dell’Arma. Eppure, il passo verso quella porta resta difficile. Il maresciallo Milano ha toccato il nervo scoperto delle barriere psicologiche: «Spesso c’è paura, senso di colpa e il timore di una “vittimizzazione secondaria”. Ma denunciare resta l’unica via per uscire dalla violenza».
Domani, in segno di vicinanza e attenzione, le facciate delle caserme di Taranto e Massafra si illumineranno di arancione. Un simbolo visibile per ribadire un concetto concreto: «Noi ci siamo sempre».










