Il governo raddoppia. Da 25 passa a 50 milioni di euro il contributo per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo. Ad annunciarlo è stato il ministro per lo Sport Andrea Abodi ieri mattina a Taranto in occasione del seminario internazionale organizzato da Aman, l’associazione che riunisce le principali agenzie di stampa dei Paesi del Mediterraneo, di concerto col comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo, presieduto da Massimo Ferrarese. A margine del seminario, che si è svolto nel Villaggio In Italia dell’Amerigo Vespucci in sosta a Taranto fino al 22 aprile il ministro ha dichiarato «per l’intera organizzazione dei Giochi del Mediterraneo sono necessarie risorse finanziarie che vedono un cofinanziamento rilevante e non mancherà il sostegno affinché tutto sia fatto al meglio. I giochi del Mediterraneo saranno un momento bellissimo, non solo per la città di Taranto ma anche per l’Italia con la partecipazione di migliaia di atleti di 26 Paesi. La Puglia voglio ricordare li ha già ospitati a Bari quindi sotto questo profilo direi che è privilegiata».
I cantieri
Sullo stato dei lavori in corso per la realizzazione degli impianti sportivi «i lavori vanno avanti e a breve saranno anche visibili» e «d’ora in poi sarò a Taranto una volta al mese per effettuare i sopralluoghi nei cantieri e monitorare l’andamento dei lavori. Tutto deve essere pronto per la prossima estate», ha promesso il ministro. Una verifica costante dunque della macchina organizzativa dei Giochi che sarà supportata anche dall’organismo internazionale che sovrintende i comitati olimpici del Paesi del Mediterraneo. Sul significato dei Giochi Abodi ha spiegato «per l’appuntamento del 2026 come per le Olimpiadi e le Paralimpiadi la finalità è associare alla competizione sportiva i valori dello sport che vanno di pari passo con una politica buona e una filosofia geopolitica che sappia unire le persone e superare i problemi». Intanto il comitato internazionale alcuni giorni fa ha espresso preoccupazioni in merito all’organizzazione ma Abodi ha rassicurato «comprendiamo le preoccupazioni del comitato che ha affidato a noi e all’Italia un bene che poi dovrà essere gestito con una capacità organizzativa all’altezza ma non ci saranno problemi e se ci saranno li risolveremo».
Il ruolo della città
In occasione del seminario a Taranto anche il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti che si è detto ottimista pensando a un rilancio della città oltre la grande industria. «Ci sono tanti progetti aperti e tanti finanziamenti ma tra la fase della progettazione e quella dell’esecuzione servono tempi brevi». «Abbiamo ottenuto un grande risultato – dice soddisfatto il commissario Massimo Ferrarese – 275milioni di euro per le opere e oggi diventano 50 quelli destinati all’organizzazione. Complessivamente oltre trecento milioni per Taranto».