È caos rifiuti a Taranto. Da più parti arrivano segnalazioni di carenze nel servizio di raccolta, angoli di strade sporchi e cassonetti stracolmi. A ciò si aggiunge la grave situazione finanziaria di Kyma Ambiente. Per il M5s la situazione della società comunale che si occupa di igiene urbana è fuori controllo, con un debito complessivo superiore a 43 milioni di euro e una perdita di esercizio 2024 di circa 350mila euro. I conti sono ora sotto la lente di una società esterna di revisione chiamata a fare una due diligence, un controllo scrupoloso dell’entità della massa debitoria.
L’assise
Dopo l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2024, l’opposizione torna a dare battaglia sulla partecipata in agonia, chiedendo all’amministrazione Bitetti e al presidente Alfredo Spalluto un cambio di passo. C’è anche chi, come Enzo Di Gregorio, sempre più in polemica col suo partito, il Pd, teme la privatizzazione di Kyma Ambiente, ipotesi respinta dalla giunta Bitetti. L’assessore al ramo, Francesco Cosa, precisa che l’attuale situazione, giudicata «devastante», è stata ereditata e che si sta studiando il dossier per intervenire nel modo più efficace.
La proposta
Da giorni il consigliere d’opposizione Mirko Di Bello (gruppo Italia Oltre-Pri) chiede un Consiglio monotematico sul caso rifiuti. «Mancano solo due firme, quelle dei consiglieri di minoranza Brisci e Azzaro, che non hanno potuto sottoscrivere l’istanza nella seduta del 28 novembre perché assenti», dice. «La loro adesione è fondamentale per raggiungere il numero legale e dare seguito a un percorso atteso da tutta la comunità». La richiesta nasce da una situazione ormai insostenibile. «La città continua a vivere tra disservizi, degrado diffuso, micro-discariche, ritardi nella raccolta e inefficienze strutturali che pesano sulla qualità della vita, sulla salute e sull’immagine stessa della città. Sono criticità che, senza interventi risolutivi, si presentano con ancora maggiore intensità, alimentando la crescente preoccupazione dei cittadini», spiega Di Bello.










