Domani di nuovo in piazza per scongiurare la privatizzazione degli asili nido comunali decisa dall’ex sindaco Melucci con una determina del 12 dicembre 2024, poi tornato sui suoi passi con l’approvazione in seno alla massima assise cittadina di non privatizzare gli asili a cui però non seguì la formalizzazione dell’atto.
La marcia
Il Coordinamento cittadino per la difesa dei nidi ha organizzato per domani con partenza alle 17,30 da piazza Maria Immacolata la “Marcia delle bolle di sapone: basta balle”, a cui prenderanno parte associazioni, educatrici e famiglie, manifestazione che si concluderà in piazza Garibaldi. L’iniziativa fa seguito alla Marcia dei passeggini dello scorso 28 dicembre e torna dopo le ultime dichiarazioni della commissaria prefettizia del comune di Taranto, Giuliana Perrotta, che vorrebbe rimettere la decisione nelle mani del prossimo sindaco. La privatizzazione riguarda nove asili nido comunali frequentati da 450 bambini da zero a tre anni.
Le proroghe
«Fortunatamente i tempi per passare alla gestione privata non ci sono più – dichiara Linda Boccuzzi, referente del Coordinamento – ma in questa fase di stallo ci chiediamo se potrà mai partire la gestione comunale. Chiediamo alla commissaria di indire il bando per le nuove iscrizioni, l’annullamento in autotutela della determinazione dirigenziale che avvia di fatto il procedimento di esternalizzazione, la proroga degli appalti in scadenza il 30 giugno per i servizi generici e per la mensa e quelli degli appalti alle cooperative che integrano la progettualità educativa come l’avvicinamento alla musica, all’arte, il sostegno alle fragilità e la lingua inglese».
Le preoccupazioni
«Le famiglie sono preoccupate – continua Boccuzzi – perché le iscrizioni per l’anno educativo 2025-2026 non sono ancora aperte. La presa di posizione della commissaria significa far andare avanti le procedure amministrative, già avviate con una determina dirigenziale dalla direzione pubblica istruzione per la concessione ai privati e mette a rischio l’inizio dell’anno, non da ultimo mette in gioco il futuro del personale impegnato negli asili che non sa cosa accadrà a settembre. In assenza di atti formali la direzione competente è tenuta a pubblicare il bando per la concessione dei nidi ai privati rendendo più difficile per la prossima amministrazione tornare indietro, né tantomeno potrà avviare le procedure necessarie e urgenti per garantire a settembre il regolare funzionamento delle strutture. Per questi motivi – conclude Boccuzzi – chiediamo un altro incontro alla commissaria prefettizia con la speranza che si possa fare carico, almeno, di dare atto alle proroghe per consentire l’avvio dell’anno educativo».