Categorie
Attualità Taranto

Taranto, cattivi odori dall’area industriale dove c’è la raffineria Eni: la comunità locale insorge

Da più quartieri cittadini arrivano segnalazioni di cattivi odori, verosimilmente puzza di gas e idrocarburi provenienti dall’area industriale dove ci sono la raffineria Eni e lo stabilimento siderurgico ex Ilva. Non solo automobilisti e trasfertisti diretti verso la 106 ionica, ma anche residenti.

Il forte odore di carburanti, a seconda del vento, viene percepito più facilmente nell’area portuale e in città vecchia, ma arrivano anche segnalazioni da Lama-San Vito durante le giornate di scirocco. Sono diversi i residenti che affidano il loro sfogo ai social, lamentandosi di odori persistenti percepibili per alcune ore, nel corso di determinate giornate accompagnate dal vento, in particolare di scirocco. Secondo gli esperti, gli odori più forti si diffondono nei giorni in cui nell’area portuale avviene lo scarico dalle navi.

Gli strumenti

La Regione Puglia è stata la prima in Italia, nel 2018, a dotarsi di una disciplina in materia di emissioni odorigene degli impianti, un provvedimento che indica la metodologia per definire i limiti di concentrazione degli odori e fornisce indicazioni sulle tecniche di campionamento e gestione delle segnalazioni di molestia olfattiva.

Da giugno 2021, poi, l’Arpa Puglia si è dotata di un nuovo strumento per segnalare le puzze. Sul portale web dell’agenzia per l’ambiente si trova una casella con l’immagine di un naso che rimanda a u modulo per segnalare gli eventi odorigeni indicando la loro durata, il luogo e il giorno e l’ora in cui sono stati avvertiti, la loro intensità e la descrizione dell’odore percepito. «Le emissioni odorigene rappresentano una delle più importanti cause di lamentele dei cittadini e la loro valutazione costituisce un tema molto complesso da affrontare, data la natura soggettiva della percezione olfattiva», spiegando dall’agenzia, confermando che i venti hanno un ruolo fondamentale nel valutare l’origine dei cattivi odori.

«Già 4-5 segnalazioni provenienti dalla stessa area, alla stessa ora, fanno scattare l’allarme e partire le verifiche dei laboratori olfattometrici che in città hanno installato diverse centraline di rilevazione. Quando serve, scattano sopralluoghi ed interventi in caso di eventi significativi di molestia olfattiva».

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version