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Taranto calcio, bomber Trombino: «A questa piazza sta stretta anche la serie C»

Alfredo Trombino è stato protagonista della puntata di ieri sera di «Aspettando il Taranto» della testata TuttoSportTaranto. Il classe 1997, arrivato dalla Fidelis Andria con cui ha messo da parte 15 presenze e una rete nel corso della prima parte della stagione, è pronto a scendere in campo anche da rossoblù: «Fisicamente - afferma -…
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Alfredo Trombino è stato protagonista della puntata di ieri sera di «Aspettando il Taranto» della testata TuttoSportTaranto. Il classe 1997, arrivato dalla Fidelis Andria con cui ha messo da parte 15 presenze e una rete nel corso della prima parte della stagione, è pronto a scendere in campo anche da rossoblù: «Fisicamente – afferma – sto molto bene, perché mi sono sempre allenato. Sino a giovedì con la Fidelis Andria e poi da subito con il Taranto. Dunque sono a disposizione di mister Panarelli».

Trombino è cresciuto nel settore giovanile del Cosenza e nella sua regione di origine ha raggiunto il punto più alto della carriera, in particolare con la Morrone Cosenza in Eccellenza. Ora tocca alla Puglia: «Non saprei – riprende l’attaccante – quali possano essere le differenze tecniche tra i campionati di Eccellenza pugliese e calabrese, devo prima giocare e poi vi saprò dire. Sicuramente l’Eccellenza pugliese è un campionato molto valido: ci sono quattro o cinque squadre con giocatori che potrebbero giocare benissimo la serie C».

La scelta

Sui motivi che l’hanno portato a Taranto la risposta è semplice: «Questa è una piazza importante che merita tanto e a cui anche una serie C – sostiene – starebbe stretta. Giocare qua è un’emozione grande e spero di potere dare il meglio di me per raggiungere la promozione in D. Inoltre aggiungo che mi ha convinto il progetto e direi che questo sia forse il motivo principale. Sugli obiettivi personali preferirei non sbilanciarmi. Di certo suderò sempre la maglia».

Il nuovo arrivato dissipa anche i dubbi sui ruoli che può ricoprire in fase offensiva: «Potrei fare la prima punta, la seconda – specifica – un po’ meno l’esterno». A chi gli domanda sulla convivenza con lo spagnolo Pablo Aguilera è sicuro: «Penso che una convivenza potrebbe starci. Lui è più di peso, mentre a me – conclude – piace svariare e fare da raccordo con la squadra. Credo che assieme si possa giocare tranquillamente».

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