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Taranto calcio, Dramane Konatè: «Consapevoli del momento ma dobbiamo rialzarci»

È un momento complicato in casa Taranto, ma la parola d’ordine resta una sola: compattezza. A sottolinearlo è Dramane Konatè, difensore rossoblù, intervenuto ai microfoni di Due Mari TV per analizzare il periodo negativo attraversato dalla squadra di Ciro Danucci. L’analisi di Konatè «È un periodo un po’ così – ammette Konatè – l’unica cosa…
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È un momento complicato in casa Taranto, ma la parola d’ordine resta una sola: compattezza. A sottolinearlo è Dramane Konatè, difensore rossoblù, intervenuto ai microfoni di Due Mari TV per analizzare il periodo negativo attraversato dalla squadra di Ciro Danucci.

L’analisi di Konatè

«È un periodo un po’ così – ammette Konatè – l’unica cosa che dobbiamo fare è compattarci e affrontare tutte le partite nel modo giusto. Tutte le squadre costruite per vincere attraversano momenti difficili, ma l’importante è saperli superare». Uno dei punti su cui il Taranto dovrà lavorare è la fase difensiva, finora tra le armi più solide del gruppo ma ultimamente meno brillante.

«Lo sappiamo anche noi – prosegue il centrale – dobbiamo lavorare insieme per evitare di subire troppi gol. Non ci sono ricette particolari, solo tanto lavoro quotidiano». Sulle cause della flessione, Konatè è chiaro: «Non ci sono problemi di spogliatoio. Né di rapporti, né di atteggiamento. Semplicemente stiamo attraversando un periodo complicato, e dobbiamo essere bravi a reagire. Siamo una squadra costruita per fare bene, ma ogni partita è difficile, soprattutto in un campionato equilibrato come questo. Ci sono campi tosti e avversari organizzati, ma dobbiamo pensare solo a lavorare e migliorare».

Il difensore ex Pro Patria e Piacenza riconosce anche un possibile fattore di partenza rallentata: «Forse sentiamo un po’ il fatto di essere partiti tardi rispetto ad altre squadre, alcune hanno iniziato la preparazione già a metà agosto. Ma non deve essere un alibi: le partite vanno affrontate con la giusta mentalità, sempre».

Non poteva mancare un commento sull’esonero del direttore sportivo Riccardo Di Bari, ufficializzato nei giorni scorsi: «Non c’è un colpevole per questa situazione. Siamo noi i primi responsabili, perché siamo noi che andiamo in campo. Se la società ha preso questa decisione, avrà avuto i suoi motivi. Il nostro compito è solo pensare al campo e dare tutto per la maglia».

Poi un passaggio sulla pressione ambientale che spesso accompagna chi veste il rossoblù: «Taranto non è una semplice provincia, ma una piazza importante e calda. Qui ogni partita conta, ogni risultato pesa. Per alcuni può essere difficile da gestire, per altri è uno stimolo. Ma tutti dobbiamo rispettare la storia e le aspettative di questa città». Infine, un accenno alle proprie condizioni fisiche dopo l’ultimo acciacco: «Sto lavorando per recuperare al cento per cento. Spero di essere disponibile già per la prossima gara di Coppa».

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