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Taranto calcio, Danucci: «Errori arbitrali non sono alibi. Abbiamo meritato la sconfitta»

Il Taranto cade per la prima volta in campionato. Allo stadio «Giammaria» di Acquaviva delle Fonti. gli uomini di Ciro Danucci vengono superati 3-2 dall’Atletico al termine di una gara tesa e ricca di episodi controversi. Una battuta d’arresto che costringe gli ionici a riflettere sugli errori commessi e su un atteggiamento che, per la prima volta in stagione, non ha convinto del tutto.

La rabbia di Danucci

Nel post gara, il tecnico rossoblù non ha nascosto il proprio disappunto per la direzione arbitrale: «Secondo me l’arbitro ha avuto una pessima conduzione della gara. In tanti episodi fischiava sempre dalla parte opposta. L’episodio del rigore è da rivedere: Fucci sposta palla, allarga la gamba e l’arbitro è a due metri. Poi anche nella gestione del recupero è stato tutto molto discutibile: non si è mai visto che un calciatore calci e poi debba recuperare il pallone dietro la porta». Parole nette, ma accompagnate da una presa di responsabilità: «Detto questo, non voglio che passi come un alibi. Non siamo stati solidi, abbiamo meritato la sconfitta. Queste cose incidono, ma il primo errore è nostro».

Danucci individua nella mancanza di lucidità e nella gestione dei momenti chiave le principali cause del ko: «Abbiamo fatto tutti gli errori che non avevamo mai fatto in queste settimane. Siamo stati ingenui sull’azione del rigore, non tanto per il fallo in sé, ma perché abbiamo dato le spalle alla palla e ci hanno sorpreso battendo subito. Poi, dopo aver ritrovato il pareggio, abbiamo subito un altro gol per disattenzioni difensive che solitamente non commettiamo. C’è stata troppa confusione, forse anche per il nervosismo creato dal contesto».

Danucci analizza con lucidità anche il rendimento lontano da casa: «I numeri dicono che in trasferta fatichiamo di più. Bisogna cambiare atteggiamento e lavorare su questo aspetto. Mentre nelle altre gare esterne avevo avuto sensazioni positive nonostante il risultato, oggi no. Nell’ultimo quarto d’ora siamo stati disordinati, frenetici, e questo non deve accadere. La classifica? Non la guardavamo prima, tantomeno ora: dobbiamo pensare a noi e rialzarci subito. Giovedì avremo un’altra partita difficile, dobbiamo lavorare sugli errori commessi per evitare che ricapitino».

Le parole del capitano

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capitano Fabio Delvino, autore di una prova generosa, ma sfortunata: «Sul terzo gol credo di aver subito fallo: ero in vantaggio, poi l’attaccante mi ha sbilanciato. L’arbitro ha deciso di non fischiare e da lì è nata l’azione del gol. Ci lecchiamo le ferite, era una partita alla nostra portata. Dobbiamo migliorare il trend fuori casa, perché non rispecchia quello che facciamo in casa». Un pizzico di stanchezza, secondo il difensore, può aver influito: «Stiamo giocando ogni tre giorni e questo si sente, ma non deve essere un alibi. Abbiamo commesso ingenuità e l’Acquaviva ha meritato. Analizzeremo gli errori e ci concentreremo sulla prossima».

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