Contano gli approcci alle gare, ma anche alla stagione. Nessuno dei due potrebbe risultare decisivo, ma restano importanti. E così dopo 180 minuti di gioco il Taranto raccoglie due successi su due. Il che vuol dire sei punti, con quattro gol segnati e due subiti: all’1-0 sulla Nuova Spinazzola, domenica scorsa si aggiunge il 3-2 alla Polimnia. Sono state gare faticose, pur seguendo dinamiche differenti. Se al debutto la sofferenza è durata circa 45 minuti, allo stadio Italia Massafra è stata diluita nel corso delle ostilità. Anche se non quotati per la vittoria finale, sia spinazzolesi che polignanesi hanno dimostrato di potersela giocare, anche perché il Taranto ha una preparazione parziale. Sarà necessario pazientare almeno sino a fine settembre per capire di quale pasta sia realmente fatto il Taranto. Eppure se il buon giorno si vede dal mattino allora i rossoblù potrebbero essere sulla giusta strada.
La compattezza
Il gruppo squadra appare compatto, con tutti i limiti e i difetti da tenere in considerazione (dovuti alla corta preparazione) e che durante una gara emergono di tanto in tanto. Il gran gol di Serafino, tarantino doc e con l’amore per il rossoblù tatuato sul corpo, in apertura di sfida ha messo apprensione agli oltre mille tifosi ionici presenti allo stadio. Angoscia durata appena 60 secondi per il pari di Imoh. Nella ripresa l’immediato vantaggio, sempre con il nigeriano, dopo soli 20 secondi di gioco. Gran merito è di Russo che smarca il compagno con il tacco.
I cambi e una azione più decisa degli ospiti creano nuove difficoltà alla difesa che deve digerire la fuga solitaria di Buonamico pronto a superare De Simone in uscita per il 2-2. Calabria rimette le cose a posto con un diagonale perfetto, grazie alla giocata di Dammacco. La qualità c’è e fa capolino nei momenti più difficili. L’occhio lungo del tecnico Ciro Danucci è ovviamente caduto sulle falle del sistema difensivo, che naturalmente coinvolge l’intero undici in campo e non solo il reparto più arretrato. L’occasione per capire come intervenire è offerta dalla Coppa Italia che si disputerà giovedì con il Brindisi. Lo scontro è valevole per l’andata del primo turno. Avversario ben più tosto e che a Danucci, probabilmente, potrebbe tornare ben più utile che non una squadra di caratura modesta. Il trofeo va affrontato con lo stesso piglio del campionato, perché resta una delle tre vie per cercare di approdare in serie D.