Dopo la pausa natalizia, il Taranto ha ripreso ieri pomeriggio la preparazione allo stadio «Rizzo» di San Giorgio Ionico, dando ufficialmente il via a una fase di stagione decisiva. Volti distesi e clima sereno al raduno, sotto la guida di Luigi Panarelli e con la presenza costante del direttore sportivo Danilo Pagni, sempre vicino alla squadra sin dal suo insediamento.
I quattro giorni di stacco concessi dopo il pareggio interno contro la Nuova Spinazzola sono serviti a ricaricare le energie fisiche e mentali di un gruppo chiamato ora a una seconda parte di stagione tutt’altro che semplice. La pausa ha permesso di staccare la spina dopo settimane intense, segnate anche dalla contestazione dei tifosi seguita al pari contro i murgiani e a un rendimento complessivo al di sotto delle aspettative.
Cambio di passo
Da questo momento, però, non ci sarà più spazio per alibi. A partire dalla prima gara del nuovo anno, in programma il 4 gennaio contro la Polimnia, il Taranto dovrà dimostrare di aver imboccato la strada giusta. Le settimane intermedie serviranno per lavorare con intensità e costruire un’identità chiara, soprattutto alla luce di una rosa profondamente rinnovata durante il mercato. Ogni seduta diventa fondamentale per trovare intesa, equilibri e quella necessaria alchimia di squadra. Un compito tutt’altro che semplice per Panarelli. La piazza ionica, che il tecnico conosce bene, non concede tempo né indulgenza: da ora in avanti conteranno solo motivazioni, compattezza e volontà di raggiungere l’obiettivo a ogni costo. Le strade restano tre: campionato, Coppa Italia e playoff.
In campionato il distacco di nove punti dalla vetta pesa, ma il tempo per recuperare non è ancora del tutto esaurito. In coppa, invece, tutto passerà dalla sfida dell’8 gennaio contro il Gallipoli, crocevia fondamentale di un percorso che potrebbe condurre alla serie D. I playoff rappresentano l’ultima chance, ma il presente impone massima concentrazione: ogni partita dovrà essere affrontata come una finale.