Il Taranto di Luigi Panarelli arriva al derby con un dato che parla da solo: miglior attacco del campionato. Dopo 17 giornate, i rossoblù hanno già messo insieme 36 gol, più di chiunque altro. Due in più del Brindisi, prossimo avversario e diretto concorrente per la vetta, quattro più del Bisceglie e sette rispetto al Canosa. Numeri che certificano la forza di una squadra capace di segnare, colpire e ribaltare partite anche in momenti difficili.
Ma il dato più interessante è un altro: questo Taranto segna, ma ha ancora margini enormi. La squadra è alla ricerca della sua identità più completa e proprio questo rende ancora più preziosi i risultati ottenuti finora. Se oggi gli ionici sono già l’attacco più prolifico del torneo senza aver espresso tutto il loro potenziale, immaginare cosa potranno diventare quando troveranno piena continuità ed equilibrio è ciò che dà fiducia all’ambiente.
I singoli
La distribuzione dei gol lo dimostra: 7 le reti di Pablo Aguilera, trascinatore arrivato solo un mese e mezzo fa, 5 quelle di Losavio, altro innesto decisivo, 4 di Imoh, che martedì ha concluso la sua esperienza in rossoblù, 3 centri per Calabria e Russo. Poi le 2 marcature di Di Paolantonio, Etchegoyen e Monetti, fino ai singoli sigilli di Dammacco, Hadziosmanovic, Konatè, Loiodice, Malltezi, Marino, Souare e Vukoja. Un attacco corale, imprevedibile, costruito su tante soluzioni e non su un solo bomber. Domenica contro il Brindisi si gioca uno snodo cruciale: tra le due squadre ci sono solo due punti di distanza e la sfida può trasformarsi in una svolta.
Con una vittoria, il Taranto compirebbe il sorpasso, dando un segnale forte al campionato. Il miglior attacco dovrà confermarsi nel giorno più atteso. E, considerando che questa squadra non ha ancora espresso tutto ciò che può dare, la prospettiva non può che essere positiva. Sale l’attesa per il big match di domenica, che potrebbe rivelarsi spartiacque per il campionato delle due formazioni.
Christian Cesario










