Non si placano le polemiche e i commenti per l’elezione a presidente del consiglio comunale di Luigi Abbate (Taranto senza Ilva), incarico conferitogli nell’ambito della massima assise cittadina molto movimentata dello scorso venerdì. In aula sono volate parole grosse, accuse e minacce non troppo velate. Il voto unanime della maggioranza (17 voti) ha indignato la minoranza che ha tentato fino all’ultimo minuto di scongiurare quella che è stata definita dai più una delle pagine più buie della politica tarantina.
Il commento di Contrario
Luca Contrario, consigliere di minoranza, è stato uno dei più combattivi in aula tanto da riceve le minacce di querela dal sindaco Rinaldo Melucci. A tal proposito Luca Delton (Una Strada Diversa) ha ironicamente affidato ai social un messaggio «è aperta la colletta per sostenere le spese legali di Contrario visibilmente impaurito dalle minacce di querela del sindaco». E lo stesso Contrario fa una riflessione sulla frase pronunciata da Melucci quando ha espresso la sua preferenza “Abbate tutta la vita” «si è trattato di una espressione imbarazzante ed inopportuna che, oltre ad umiliare ulteriormente il ruolo del sindaco ed il prestigio delle istituzioni, racconta perfettamente alcune caratteristiche dell’uomo Melucci». In quella esclamazione Contrario ravvede «il completo disprezzo verso le istituzioni e l’aula del Coniglio comunale. Mi chiedo come sia possibile che nel corso di una votazione si possa pronunciare una frase così infantile che mostra una evidente capacità emotiva e inadeguatezza al ruolo di responsabilità che ricopre. Per non parlare – continua Contrario – delle minacce rivolte al sottoscritto e le intimidazioni ai 4/5 dei consiglieri di rilevare le ‘cose che non si possono fare’ di cui sarebbero artefici e di cui lui è a conoscenza. Questa grave dichiarazione in un’altra città sarebbe sufficiente a convocare il sindaco in procura con l’invito a spiegare meglio tale affermazione».
Fiusco all’opposizione
L’elezione di Abbate ha visto la fuga dalla maggioranza di Giuseppe Fiusco (Taranto Popolare), palesemente contrariato dalla irremovibilità di Melucci sul nome di colui che è stato il suo più grande oppositore. «Farò opposizione e voterò per quei provvedimenti che andranno a favore della comunità non ad personam» ha dichiarato Fiusco il quale si era reso disponibile a subentrare a Piero Bitetti (Con). «Ciò che è successo si commenta da solo» è il pensiero di Gianni Liviano, un tempo anche lui in maggioranza poi passato all’opposizione «la mancata firma dal notaio lo scorso 19 febbraio da parte di Luigi Abbate ha avuto un prezzo politico che è stato pagato». Oggi, con inizio alle ore 14, nuova seduta del consiglio comunale presieduta per la prima volta da Abbate. Ventuno i punti all’ordine del giorno.