Un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Taranto sarebbe stato aggredito da un detenuto di origini baresi, che sta scontando una pena fino al 2032.
Alla base dell’aggressione, stando a quanto riferisce il segretario generale del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria (Sappe), Federico Pilagatti, ci sarebbe una battitura delle inferriate delle finestre che avviene dopo le 8 del mattino. Il detenuto, riferisce il sindacalista, si sarebbe «arrabbiato per essere stato disturbato» e avrebbe scaraventato il poliziotto «contro la porta blindata» provocandogli un trauma alla mano.
«Il detenuto – afferma Pilagatti – non sarebbe nuovo ad atti di violenza nei confronti dei poliziotti penitenziari. Le misure contro i violenti ci sono tutte, ma non sono applicate», sostiene sottolineando che «il Sappe non si stancherà mai di denunciare la violenza in carcere che viene ignorata e non indigna nessuno. Lo Stato deve cambiare passo», conclude.