Cinquantacinque realtà locali tarantine hanno sottoscritto, ieri sera, il Manifesto per la Pace promosso dal Consiglio comunale e condiviso da enti, associazioni, istituzioni e comunità religiose del territorio.
Il Manifesto è un patto civico e morale per la costruzione di una comunità fondata su dialogo, giustizia, rispetto e accoglienza, riaffermando Taranto come città del Mediterraneo che sceglie la pace contro l’indifferenza.
«In un tempo segnato da conflitti e divisioni, abbiamo scelto di affermare con forza che la pace è un valore che ci unisce e ci impegna tutti», commenta il sindaco del capoluogo ionico Piero Bitetti. «Con questo Manifesto – aggiunge -, la nostra città si riconosce nei principi della non violenza, della giustizia sociale e della dignità umana, promuovendo una cultura dell’ascolto e della cooperazione».
Il presidente del Consiglio comunale di Taranto, Gianni Liviano, sottolinea che con il Manifesto per la Pace, la città «sceglie di dare voce a una comunità che crede nella pace come responsabilità di tutti. La pace – sottolinea – non è un’utopia, ma un cammino che inizia dentro ciascuno di noi. Vogliamo restituire a tutti la bellezza dell’appartenenza alla comunità, il desiderio di darci del “Noi”, il rispetto per le diversità».
Il documento si fonda su cinque principi: responsabilità condivisa, giustizia, rispetto, dialogo e accoglienza; e prevede azioni concrete per l’educazione alla pace, la cooperazione con le città del Mediterraneo e la valorizzazione dei luoghi simbolici.
Tra i firmatari ci sono anche l’arcidiocesi e la Caritas di Taranto, l’Università Lumsa, l’Asl, Arpa, Confindustria, Cisl, Uil, Acli, Anpi e il Crest.