Non ci sarebbe alcun mistero e nessuna indagine in corso sulla morte di Lorenzo De Tommaso, lo studente universitario di 25 anni trovato senza vita il 27 novembre scorso nel bagno dell’abitazione in affitto in via Vigevano, a Roma. A chiarirlo è la famiglia del giovane, originario di Pulsano (Taranto) e iscritto alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’università La Sapienza. «Mio fratello è morto per cause naturali, correlate alla patologia di cui soffriva, l’epilessia. Non esiste alcuna indagine in corso da parte della magistratura» scrive in una nota la sorella Giorgia De Tommaso, smentendo le ricostruzioni circolate nelle scorse ore.
«Non è stata sfondata alcuna porta: Lorenzo è stato ritrovato dalla coinquilina, la porta del bagno era semplicemente socchiusa» precisa, aggiungendo che «il telefono di Lorenzo è sempre stato nella disponibilità della famiglia: non c’è stato alcun furto, né alcuna denuncia di scomparsa del telefono e nessun reato è mai stato ipotizzato». Sul ritardo dell’autopsia, la sorella spiega che «l’attesa è dipesa esclusivamente dai tempi della medicina legale, che non opera nei giorni di sabato e domenica. L’esame è stato eseguito solo per chiarire il nesso tra arresto cardiaco ed epilessia, data la giovane età di Lorenzo».
«Non esiste alcun giallo, nessun mistero, nessuna ombra attorno alla morte di mio fratello» ribadisce la famiglia, che annuncia il rientro in Puglia e lo svolgimento dei funerali mercoledì prossimo.