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Statte, presidio dei lavoratori Hiab: «Segnale di unità e tutela del futuro occupazionale»

Protesta dei lavoratori di Hiab Italia a Statte, nel Tarantino. «Un gesto concreto di unità e determinazione dei dipendenti» che hanno avviato un presidio davanti al sito produttivo. Un’azione dimostrativa che andrà avanti per tutta la durata dell’incontro in corso al ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. L’azienda è specializzata nella realizzazione di componenti strutturali per gru di grandi dimensioni intende delocalizzare.

L’iniziativa di mobilitazione, spiega la Fim Cisl in una nota, è volta «a esercitare pressione affinché la multinazionale presenti soluzioni positive e soddisfacenti durante la trattativa». Il presidio, prosegue il sindacato, «non è solo simbolico, ma un atto di forte tutela delle condizioni di lavoro e del futuro dei lavoratori coinvolti nella vertenza».

Parallelamente, al Mimit si tiene il confronto tra le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e i vertici della multinazionale Hiab Italia. Le sigle metalmeccaniche partecipano all’incontro «con un mandato chiaro: esigere che da questo tavolo emergano condizioni di lavoro eque e, soprattutto, migliorative, rispetto ai precedenti incontri», sottolineano in una nota congiunta. «La trattativa – aggiungono – deve culminare in soluzioni che forniscano una vera ricollocazione a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, tutelandone il futuro professionale ed economico».

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